Gestione rifiuti, provincializzazione vicina
La provincializzazione del ciclo dei rifiuti, fortemente auspicata dalla Rocca dei Rettori, potrebbe presto diventare una realtà. Segnali incoraggianti in questo senso sono emersi dagli incontri istituzionali che si sono tenuti a Napoli, a palazzo Santa Lucia, tra il sottosegretario Bertolaso, il presidente Bassolino, l’assessore Ganapini e i rappresentanti delle province. Bertolaso, in particolare, ha descritto i problemi che nei mesi scorsi sono stati incontrati soprattutto dal consorzio unico Napoli-Caserta, in cui risulta difficile garantire un servizio integrato gestito da un solo soggetto. È stata quindi avanzata la proposta di separare la gestione degli impianti, affidandola alle società provinciali, dai servizi di raccolta e spazzamento, da affidare ad altri soggetti, comunali o comprensoriali. Si tratta di un segnale di autonomia, che va in controtendenza rispetto alle decisioni con cui la Regione Campania, in diversi settori, sta producendo serie ripercussioni sul territorio sannita. La Provincia di Benevento, infatti, come ha rimarcato l’assessore provinciale all’ambiente Gianluca Aceto presente all’incontro, «tenuto conto del quadro demografico e delle dimensioni medie dei comuni sanniti, ritiene possibile avviare un modello virtuoso di gestione, capace di garantire la qualità dei servizi e gli equilibri economici». Per far questo, ha aggiunto Aceto, «occorre partire dalla raccolta porta a porta e dalla verifica della differenziazione, così da ridurre al minimo il quantitativo di residuo da portare a smaltimento. Con un processo integrato di questo tipo, benché risulti maggiore il carico di responsabilità in capo all’ente provinciale, in prospettiva si mettono le basi per il passaggio dalla tassazione alla tariffazione, introducendo in tal modo elementi di perequazione sociale». Ma come muoversi in questa direzione? Secondo l’assessore, con l’approvazione del bilancio di previsione la Provincia potrà costituire la società, interamente o prevalentemente pubblica. Nel frattempo, con il sostegno dell’assessorato regionale all’ambiente, si potrà avanzare la proposta di statuto della stessa società alle commissioni competenti e poi al Consiglio. Nei prossimi mesi, quindi, sarà pronto il complesso degli strumenti preliminari, compresa la bozza di piano rifiuti da sottoporre ai sindaci e al confronto pubblico. Alla costituzione della società, inoltre, dovrà accompagnarsi il lavoro istruttorio per il piano tecnico e industriale. «Rimane valido – spiega Aceto - quanto abbiamo sempre pensato: la Provincia di Benevento può e vuole rappresentare un modello a sé in Campania. Sottolineo il buon lavoro svolto dall’assessore Ganapini, che sta recependo le indicazioni delle province per l’aggiornamento delle linee guida sui rifiuti. Naturalmente ci sono ancora molte difficoltà da affrontare, come la situazione economica dei consorzi e la garanzia dei livelli occupazionali, su cui siamo sensibili. Così come va sottolineato che il passaggio al ciclo provinciale non potrà non riconoscere un ruolo importante alla città capoluogo».