Verifiche e analisi dell’Arpac anche sulle falde acquifere Scuole chiuse dai sindaci Sul rogo aperta un’inchiesta

Fabbrica in fiamme, paesi a rischio diossina

Tensione a Quadrelle e Sirignano per la nube tossica sprigionatasi dall’azienda di tappetini per auto
1 febbraio 2009 - Bianca Bianco
Fonte: Il Mattino Avellino

Quadrelle. Dalle macerie della fabbrica di tappetini per auto «De Laurentiis», da ieri mattina già è emerso il timore, consistente, che quello dello scorso pomeriggio si possa profilare come un vero e proprio disastro ambientale per il mandamento baianese, in particolare per i comuni di Quadrelle (che ospita nella propria area industriale la fabbrica distrutta) e Sirignano, sulla quale il forte vento dell'altra sera ha riversato la nube tossica. Ed i sindaci sono corsi subito ai ripari. Spiega il primo cittadino sirignanese Raffaele Colucci: «Ieri mattina la situazione in paese era ancora difficile, l'aria impregnata del cattivo odore della plastica bruciata nella fabbrica. Per questo ho chiesto al comando della polizia municipale di comunicare la chiusura delle scuole, che si trovano a due passi dall'area industriale quadrellese. La nube sprigionatasi dall'incendio infatti ha colpito soprattutto la nostra cittadina, in particolare la zona alta ed il centro storico. Poco può fare un sindaco in questi casi, ma attendo i risultati delle analisi dell'Arpac sulla zona colpita e quelle circostanti. Non nascondo di essere molto preoccupato per gli effetti tossici che, soprattutto col tempo, questo disastro avrà per le nostre comunità. Spero sinceramente di sbagliarmi». Il rischio della diossina, noto a tutti, è quello più temuto dai sindaci. La prima cittadina di Quadrelle, Lucia Napolitano, condivide gli stessi timori del suo collega: «Il nostro problema riguarda soprattutto quell'area, che dovrà essere immediatamente bonificata. L'altra sera ero sul posto con il sindaco di Sirignano, i carabinieri ed i tecnici dell'Arpac, ed accanto all'umana solidarietà per chi ha perso il lavoro e la fabbrica, oggi vi è anche la paura per gli effetti su quel terreno, e sulle falde acquifere». Lunedì, informa Napolitano, inizieranno e rilievi dell'Agenzia regionale per l'ambiente. Nel frattempo continuano le indagini dei carabinieri della Compagnia di Baiano, che ieri hanno già effettuato i primi riscontri, mentre i controlli tecnici spetteranno anche ai vigili del fuoco. Tra l'altra sera ed ieri mattina sono stati ascoltati i titolari dell'azienda e gli operai, perché si vuole capire quali siano state le ragioni dell'improvviso rogo. Al momento non si esclude alcuna pista investigativa, dal dolo al corto circuito. Certo è che la procura di Avellino ha aperto un fascicolo sull'incendio della fabbrica di tappetini.

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