Ma Gambacorta ribadisce: «Nessuna autorizzazione allo stoccaggio provvisorio» E Maraia rilancia le denunce

Depuratore, è scontro sul percolato smaltito

Ariano Irpino, la società Ibi respinge le accuse di sversamento di reflui provenienti da Pustarza
30 gennaio 2009 - Vincenzo Grasso
Fonte: Il Mattino Avellino

Ariano Irpino. «Non c’è alcun conferimento, né smaltimento di percolato presso il depuratore di Camporeale ma solo il deposito temporaneo di acque provenienti dal piede della vecchia discarica di Pustarza; in altre epoche questi liquidi finivano nei campi e nessuno si preoccupava di alcunché. Il nostro intento rimane quello di trasferirli successivamente in impianti di smaltimento, così come abbiamo già riferito all’Arpac e ai Carabinieri. Nello stesso tempo evitiamo che ci sia ulteriore accumulo di liquidi nella zona». Si difende così il geometra Liberato Imperato, dirigente dell’Ibi e responsabile della gestione della discarica di Pustarza, dopo il blitz dei Carabinieri del Noe di Salerno che gli hanno contestato la gestione illecita di 2.400 tonnellate di percolato. Il fascicolo è nelle mani del Procuratore Capo di Napoli (competente per materia in tutta la Regione). Il sindaco di Savignano, Oreste Ciasullo, è lapidario: «Il nostro Comune - sostiene - gestisce la discarica di Pustarza solo dal punto di vista amministrativo. La gestione operativa compete all’Ibi». Anche il sindaco di Ariano Irpino, Domenico Gambacorta, si dichiara estraneo alla vicenda. «Non c’è - ribatte - alcun atto di autorizzazione all’utilizzo dei depuratori per lo stoccaggio provvisorio di queste acque a Camporeale, in una struttura di proprietà comunale. Né il Comune di Ariano Irpino entra in qualche modo nella gestione della discarica di Savignano». Non manca di criticare il primo cittadino di Ariano Irpino la sezione locale dei Socialisti che in una nota definisce «superficiale e priva di incisività la condotta del sindaco quale massima autorità sanitaria sul territorio che ha preferito credere alle rassicurazioni che arrivavano dai gestori della discarica, anziché adoperarsi per bloccare lo smaltimento illecito». Sarebbe noto a tutti, secondo i Socialisti di Ariano, che le acque piovane, venendo a contatto con i rifiuti, si trasformano in percolato. Ritiene di aver vinto una battaglia significativa Felice Vitillo, esponente dell'Associazione ”Normanni”. «Se non avessimo denunciato - sostiene - lo strano via vai di autobotti da Pustarza a Camporeale, oggi nessuno saprebbe nulla. Ci sarebbero solo 2.400 tonnellate di percolato in vasche a cielo aperto. Il nostro obiettivo è quello di richiamare l’attenzione generale su quanto accade a Pustarza e sul nostro territorio in materia di tutela dell’ambiente. Sono troppi i rischi che si corrono». Invita, infine, la Magistratura a fare chiarezza su quanto accade a Pustarza Giovanni Maraia di Ariano in Movimento. Non da oggi sarebbe stata denunciata la presenza di percolato al di fuori dell'impianto.

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