CASTELLAMMARE VARA IL PIANO Bonifica per la spiaggia dopo 40 anni di degrado

25 gennaio 2009 - Laura Cesarano

Castellammare. «Dopo 40 anni, pari a 14mila e 600 giorni, tra 750 giorni sarà di nuovo possibile tuffarsi nello specchio d’acqua del lungomare stabiese». L’annuncio del sindaco Salvatore Vozza è anche la sfida del secolo per il territorio: due generazioni di cittadini dell’area metropolitana non hanno mai associato all’idea di balneazione questo pezzo di golfo avvelenato. Se il programma sarà rispettato, il lungomare che vide nascere Funiculì funiculà cambierà il volto e l’economia della zona: contare su due chilometri di spiaggia attrezzata significa poter tornare a ragionare di turismo estivo. Prima però, bisogna bonificare l’arenile. Ieri il Comune, con Vozza, l’assessore all’Ambiente Raffaele Longobardi e l’ingegnere Bruno Orrico in rappresentanza della Regione, ha presentato gli esiti delle analisi condotte dall’Arpac: l’arenile sfregiato dal prato, divorato a nord dall’erosione e dilatato a sud dalla diga foranea, ha anche, mescolata alla sabbia, una buona dose di sostanze nocive. La prima in classifica è lo stagno, presente nel 90 per cento dei campioni. «Ma i veleni non preoccupano - ha spiegato l’assessore Longobardi - non siamo a livello di Bagnoli e non abbiamo superato il limite oltre il quale le aree possono essere utilizzate solo come industriali». Industriale è l’origine dell’inquinamento dell’arenile: la presenza di stagno potrebbe essere legata alla Fincantieri (è il materiale utilizzato per le saldature) o dagli altri cantieri. Sostanze accumulate nel corso degli anni, soprattutto quando le leggi in materia di scarichi industriali erano meno severe. Una volta bonificata la spiaggia, bisognerà provvedere al ripascimento: con sabbia prelevata dai fondali davanti alla villa comunale o con il materiale di scavo proveniente da Marina di Stabia, dove sarà realizzato un parcheggio interrato. Lo sviuluppo del lungomare, con i fondi Più Europa (30 milioni), seguirà poi le linee del progetto firmato da Massimiliano Fuksas qualche anno fa. I lavori sull’arenile procederanno di pari passo con gli interventi per l’impianto di depurazione. Ripulire la spiaggia e lasciare il mare inquinato non avrebbe senso. E anche in questo caso, gli appuntamenti sono già fissati: entro maggio la conclusione dei lavori del collettore di sinistra del Sarno, per quello di destra la Regione autorizzerà l’immissione nella galleria di Torre Annunziata, mentre proseguiranno i lavori di adeguamento del depuratore di Foce Sarno.

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