Nuove aree sotto sequestro tra Bagnoli e Montella Scarti d’amianto e carcasse hanno deturpato il paesaggio

L’Irpinia avvelenata dalle discariche

Territori una volta verdi sono ora ricoperti da rifiuti tossici e da carcasse pericolose
25 gennaio 2009
Fonte: Il Mattino Avellino

Bagnoli. Tutela dell’ambiente e della salute pubblica, con particolare riferimento alla gestione illecita dei rifiuti: in queste direzioni l’attività delle forze dell’ordine hanno ricevuto un forte impulso negli ultimi tempi. Anche con i sequestri di ieri, in Alta Irpinia e nella Valle Caudina (come riferito a fianco), i carabinieri hanno eseguito una serie di controlli serrati sui territori di competenza. I carabinieri della Compagnia di Montella, al comando del capitano Luigi Saccone, hanno localizzato una vasta area adibita a stoccaggio di rifiuti speciali in una zona di campagna a ridosso della zona industriale di Montella, ma in territorio di Bagnoli Irpino, all'interno della quale risultavano abusivamente depositati rifiuti: una vera e propria discarica abusiva. Per questo motivo, il titolare dell'area è stato denunciato a piede libero all’autorità giudiziaria per aver realizzato una discarica a cielo aperto e l'intera area è stata sottoposta a sequestro. Dovrà essere al più presto bonificata. Oltre a materiale ferroso di vario genere accantonato, vi era depositato anche materiale pericolosissimo sia per l'ambiente che per la salute pubblica, considerato che dal sopralluogo dei carabinieri è stata riscontrata la presenza anche di rifiuti pericolosi come batterie esauste, materiale di risulta, compreso scarti di amianto e carcasse di veicoli. All'interno della stessa area, in un capannone adibito a deposito di mezzi d'opera, i carabinieri di Montella, inoltre, hanno rinvenuto macchine di movimento terra, operatrici e agricole, nonché parti di veicoli smontati, accertamenti sono in corso per stabilire con esattezza la provenienza di quanto rinvenuto. Per questo motivo i mezzi trovati, per un valore di oltre 90.000 euro, sono stati sottoposti a sequestro e dopo i dovuti accertamenti saranno restituiti ai legittimi proprietari. Il titolare dell'opificio, proprietario dello stabilimento e dell'area, è stato denunciato anche per ricettazione. Le attività di indagine ora continuano in collaborazione con i magistrati della Procura della Repubblica di Sant'Angelo dei Lombardi, coordinati dal procuratore capo Antonio Guerriero. I sequestri di Bagnoli Irpino e di Cervinara sono solo gli ultimi in ordine di tempo, dopo quelli nell’Arianese e nel Baianese.

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