Rifiuti, è guerriglia: 18 feriti. Città e provincia sommerse, in strada tremila tonnellate

19 febbraio 2008 - Conchita Sannino
Fonte: Repubblica Napoli

In Irpinia torna la guerriglia "civile" contro l´apertura della discarica di Savignano. Un blocco stradale nell´avellinese e un sit-in ferroviario sulla linea Caserta-Foggia culminano in violenti tafferugli, con un bollettino finale di 18 feriti, compresi gli agenti contusi. A Marigliano, in un altro sito di stoccaggio, la polizia scopre due bombe molotov. E intanto a Napoli e provincia entra di nuovo in crisi il Piano di raccolta, con cumuli che tornano a ingrossarsi ai margini del centro.
Le conseguenze restano più gravi, come sempre, nella periferia, stretta nella morsa di duemila tonnellate di rifiuti. Pesanti disagi anche nei comuni dell´hinterland dove l´immondizia brucia di nuovo in strada, sprigionando fumi di diossina. Un´emergenza roghi che ancora una volta mobilita i vigili del fuoco, in prima linea con oltre 60 interventi in 24 ore. Due pompieri, in particolare, vengono investiti a Melito da un´esplosione di materiale infiammabile durante lo spegnimento di un incendio di cassonetto. Restano lievemente feriti, ma è il sigillo ad una giornata particolarmente tesa.
Il banco di prova più duro per il Piano del commissario Gianni De Gennaro si ripresenta in Irpinia già all´alba. La prima ondata di rabbia esplode alle 10.30 tra i campi e il cielo terso di Savignano. Sfondo idilliaco, ma scorre sangue al bivio Villanova del Battista: per rimuovere il blocco stradale, la polizia carica: cadono a terra uomini e donne, alcuni riportano evidenti ferite alle testa, contusioni e sospette fratture anche per carabinieri e agenti. Il bilancio ufficiale è di 12 persone ferite. Tra questi, alcuni anziani, un giornalista e cinque poliziotti. Una persona viene fermata per resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale. Tafferugli, grida, manganellate. Gente che grida: «Fermatevi». Altri che insultano: «Arroganti, fetenti, andatevene dalle nostre terre. La discarica no». In serata, secondo scontro a Grottaminarda: con i cittadini che battono i pugni sulle auto della polizia, gli agenti che si fermano e nuovi scontri: 6 contusi. È la prima guerriglia della fase 2, gestione De Gennaro. Ore difficilissime su cui arriva, come benzina sul fuoco, l´invito del mattatore Fiorello dai microfoni di Radiodue: «I politici, invece di chiedere, devono dare. Se non risolvono il problema dei rifiuti a Napoli, non votate».
Scorrono intanto fino a tarda ora le scene degli scontri a Pustarza, nel comune di Savignano in cui già la legge del 2007 prevedeva l´apertura della nuova discarica provinciale. È una via obbligata per il supercommissario ai rifiuti, dopo la rinuncia di De Gennaro all´idea di riaprire le vecchie discariche, a causa del pessimo stato in cui esse versano, da Ariano Irpino a Villaricca, da Montesarchio a Lo Uttaro. Sugli scontri di Savignano interviene il deputato della Sinistra, Raffaele Aurisicchio. «Quanto accaduto è molto grave - dice - Sono stati aggrediti cittadini inermi impegnati solo a dimostrare la propria contrarietà alla discarica».
Si riapre il caso turismo. L´emergenza compromette le vacanze pasquali: per marzo e aprile, in alcune zone della regione, spiega il presidente di Federalberghi Campania, Costanzo Iaccarino, il calo delle prenotazioni arriva al 25%. Ai rifiuti è legata anche l´ultima polemica sugli sprechi in Regione sollevata dall´associazione "Napoli punto a capo": l´ingegnere Sergio Fedele denuncia l´affidamento «improntato a criteri totalmente discrezionali» di un´«analisi sulla percezione della qualità del proprio territorio-ambiente durante la crisi rifiuti». L´importo? La Regione stanzia 230 mila euro.
E alla complicata partita di De Gennaro si somma anche la polemica tra il neo-assessore regionale Walter Ganapini e il sindaco Iervolino. È una sortita a gamba tesa di Ganapini a fare infuriare il sindaco: «La città è pronta a fare la differenziata. Ma il perno è avere un´azienda all´altezza: o l´Asìa si mette in condizione di servire il territorio oppure si dovrà riflettere se creare una realtà aziendale seria e moderna». Replica della Iervolino: «Al nuovo assessore, auguro di cuore buon lavoro. Occorre però che, prima di esprimere giudizi, conosca la realtà delle situazioni. È un momento tanto difficile e delicato: non c´è proprio bisogno di confusione».

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