Marletta: "Inceneritore non pronto"

21 gennaio 2009 - Annalisa Aiardo
Fonte: ILNOLANO.IT Quotidiano online - Anno II Numero 21

ACERRA - E' sempre più in forse la famigerata data dell'inaugurazione dell'inceneritore di Acerra. L'entrata in funzione del "mostro" che si sarebbe dovuto inaugurare il 23 gennaio (poi slittata), con la messa in funzione della prima linea, non trova riscontri ufficiali. Secondo l'accordo per la gestione dell'impianto campano, firmato con la multiutility lombarda A2A,la prima linea che prevedeva l'incenerimento di settecento tonnellate di rifiuti al giorno avrebbe dovuto anticiparne una seconda e una terza, rispettivamente a febbraio e a marzo (attraverso le quali la quantità di materiale bruciato sarebbe dovuto aumentare fino a duemila tonnellate al giorno e introdurre la linea del cosiddetto pregresso ‘‘confezionato", vale a dire arrivare alle sette o più milioni di balle stoccate in lingotti in varie parti della regione). E' da ieri che sui muri della città è stato affisso un manifesto firmato dal sindaco, Espedito Marletta, direttamente rivolto al Presidente del Consiglio dei Ministri Silvio Berlusconi: "A seguito di alcune sue recenti dichiarazioni molti giornali a diffusione nazionale e locale stanno ripetutamente riportando la notizia che il 23 gennaio prossimo, la S.V. tornerà ad Acerra per tenere una conferenza stampa in occasione dell'entrata in esercizio dell'inceneritore. Fermo restando che il Presidente del Consiglio dei Ministri può far visita all'impianto in qualsiasi momento, a maggior ragione dopo averlo dichiarato sito d'interesse strategico nazionale e messo sotto sorveglianza armata dell'esercito, apprendere la notizia in tal senso ci ha provocato non poco disorientamento: non ci risulta, infatti, che l'impianto possa essere inaugurato in tempi brevi, né tantomeno il 23 gennaio p.v.. E ciò perché l'amministrazione comunale, pur continuando a portare avanti in tutte le sedi le proprie ragioni per un vero Piano Regionale di Smaltimento Rifiuti, svolge un quotidiano compito di verifica e controllo affinché l'inceneritore di Acerra sia dotato delle più moderne ed innovative tecnologie per garantire il più basso impatto ambientale possibile e che si costituisca un sistema permanente di sorveglianza e monitoraggio ambientale. Ebbene, l'ultimo sopralluogo effettuato dallo scrivente la settimana scorsa assieme ai tecnici del Sottosegretariato di governo per l'emergenza rifiuti in Campania, tecnici della Fisia Italimpianti costruttrice dell'impianto e della società A2A affidataria della gestione, ha evidenziato che sono molte le migliorie tecnologiche che possono essere ancora apportate e che è il caso di lavorare serenamente per implementarle nell'impianto. Non sfugga, peraltro, alla sua attenzione che la comunità di Acerra in questi anni ha attuato un'azione civile e democratica di cittadinanza attiva a tutela del proprio territorio surrogando e sostituendosi continuamente alle carenze e lacune degli organi di potere dello Stato e della Regione Campania, molti dei quali sono stati rinviati a giudizio per "una truffa aggravata e continuata ai danni dello stato, frode contrattuale in pubbliche forniture". Pertanto le chiedo di tenere a freno la sua ansia di voltare pagina sull'emergenza rifiuti in Campania evitando di interferire negativamente con tale processo di garanzie per il territorio. Lei non solo ha già autorizzato con decreto-legge l'entrata in esercizio dell'impianto prima che lo stesso sia completato e che sia stato effettuato il collaudo tecnico-funzionale, ma ha addirittura autorizzato a bruciare il rifiuto "tal quale" anziché il combustibile derivato dai rifiuti (D.M. 5/12/1998), tentando capziosamente di alleggerire "a posteriori" il carico penale di tutti i rinviati a giudizio di cui sopra. La invito, pertanto, a tenere la preannunciata conferenza stampa presso il Castello Baronale luogo dell'identità storico-culturale della nostra comunità e contesto più adeguato alla visita di una Capo di governo che, in tal modo, onorerebbe la città di Acerra e coglierebbe l'occasione di riconciliare lo Stato e le sue articolazioni con la comunità di Acerra, smilitarizzando il territorio ed aprendosi ad un confronto democratico sulle drammatiche questioni poste dall'emergenza rifiuti".

 

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