Processo Bassolino, è allarme prescrizione
A otto mesi dalla sua apertura, il processo agli ex vertici della Impregilo e a carico del presidente della Regione Campania, Antonio Bassolino, stenta ancora a entrare nel vivo. Era il 14 maggio quando il sipario si alzò su uno dei processi più attesi: quello sull’emergenza rifiuti in Campania. Ieri - in un’aula bunker del carcere di Poggioreale nella quale continua a essere interdetto l’ingresso non solo ai foto-cineoperatori, ma perfino ai giornalisti che non accettino di consegnare all’ingresso i telefoni cellulari - l’ ennesima udienza resasi necessaria per consentire ad un nuovo collegio di prendere il posto del precedente. La circostanza si è imposta alla luce del fatto che il presidente della quinta sezione Giovanni Fragola Rabuano ha dovuto lasciare l’incarico per assumere quello di presidente del Tribunale di Nola. Oltre 180 parti civili sono presenti in questo processo, che vede imputate 28 persone, nei cui confronti i pubblici ministeri titolari dell’indagine - i sostituti Giuseppe Noviello e Paolo Sirleo - ipotizzano i reati di frode in pubbliche forniture, truffa aggravata ai danni dello Stato, falso e abuso d’ufficio. Solo per elencare, ieri, tutti i rappresentanti legali delle parti civili è stata necessaria oltre un’ora. In questo clima prende corpo l’ipotesi già ventilata mesi fa: e cioè il rischio prescrizione. Per almeno due ipotesi di abuso d’ufficio, delle quali deve rispondere non solo Bassolino, ma anche altri imputati. Le due ipotesi - relative a episodi risalenti al luglio 2001 - si prescriveranno a fine gennaio. Le accuse riguardano presunti indebiti vantaggi alla Fibe per la realizzazione di piazzole dove depositare il Cdr. Sui tempi di celebrazione del processo gravano, nell’immediato, nuove incognite. Le due udienze fissate per i prossimi mercoledì del mese di gennaio quasi sicuramente salteranno per l’astensione degli avvocati e per esigenze interne al collegio, già impegnato nella celebrazione di altri processi. Questo determinerà, inevitabilmente, un nuovo rallentamento nella celebrazione del dibattimento. Ma torniamo al nuovo collegio di magistrati chiamati a giudicare i 28 imputati. Il collegio è presieduto dal giudice Maria Adele Scaramella. L’udienza di ieri è stata aggiornata al 7 febbraio. Tutte le contestazioni mosse dalla Procura di Napoli vengono respinte dagli imputati, che nel corso del dibattimento avranno ovviamente la possibilità di chiarire le rispettive posizioni. Il coinvolgimento di Antonio Bassolino - che è assistito dagli avvocati Massimo Krogh e Giuseppe Fusco - è riconducibile alla sua posizione ricoperta nel periodo in cui era commissario per l’emergenza rifiuti in Campania.