Ma i comitati insistono «Garanzie sulle emissioni»

Il sindaco: erano previste ben 27 prescrizioni migliorative tutti ci auguriamo che le promesse vengano rispettate
14 gennaio 2009 - Enrico Ferrigno
Fonte: Il Mattino

Acerra. La luce bianca intermittente posta alla sommità delle tre ciminiere alte più di 110 metri segnala da tempo la presenza dell'inceneritore più grande e più contestato d'Italia. È visibile dalla collina del Vomero, ma anche da Caserta e dal beneventano. Ad Acerra ormai non ci facevano nemmeno più caso tanto era entrata a far parte del panorama. Ma ora il suo ritmo sincopato sembra annunciare un count-down che in città tutti sembravano aver rimosso. Ancora pochi giorni e poi dovrebbe partire il primo forno. Nelle scorse settimane sono state effettuate le prime prove e dal camino provvisorio sono uscite le prime nuvole di fumo alimentate a metano. Sono stati asciugate e testate le pareti del primo dei tre bruciatori che dovranno accogliere una volta andati a pieno regime 600mila tonnellate annue di rifiuti. E per testare la turbina da cui verrà generata energia elettrica addirittura sono venuti alcuni tecnici dalla repubblica Ceca. L'inceneritore di Acerra una volta messo in funzione dovrà produrre dalla combustione dei rifiuti circa 120 megawatt di elettricità da rivendere all'Enel. Al momento i tecnici Fibe e quelli della A2A (la società lombarda che dovrà gestirlo) stanno provando a mettere in funzione la turbina montata più di un anno fa alimentando l'impianto con gasolio e metano. La stradina in località Pantano che dovrebbe garantire quotidianamente agli oltre 300 camion stracolmi di rifiuti di raggiungere l'impianto è ancora un cantiere. Si lavora alacremente per trasformarla da piccolo sentiero a strada percorribile. Della cintura verde prescritta dalla commissione Via voluta personalmente dal premier Silvio Berlusconi nel 2004 all'indomani dell'apertura del cantiere più blindato d'Italia invece non c'è traccia. Come pure del sistema di monitoraggio dei fumi. «Per non parlare delle 27 prescrizioni migliorative dell'impianto: le aveva imposte la commissione, poi il ministro Matteoli e lo stesso Berlusconi, ma di fatto non si sa che fine hanno fatto», spiega il sindaco di Acerra Espedito Marletta che ha chiesto di essere ricevuto dal sottosegretario Guido Bertolaso. Ma sul piede di guerra sono anche i comitati di lotta locali. Prima di Natale manifestarono di nuovo a piazza Duomo ed ora annunciano di preparare una «calda accoglienza» in occasione della visita del premier all'impianto. E il tam tam viaggia questa volta anche su Facebook. L'inceneritore occupa una superficie di 9 ettari ed è costituito da tre linee di termovalorizzazione dei rifiuti. Secondo il cronoprogramma redatto dal sottosegretario Guido Bertolaso dovrebbero andare in funzione rispettivamente alla fine di gennaio, febbraio e di marzo.

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