Una mamma: voglio andar via più lontano possibile da Fratte Al supermercato: «Ho sempre la tosse, quella roba è nociva»

«Noi, vittime dei veleni della fonderia»

La rabbia di residenti nelle zone limitrofe all’impianto: «Impossibile pulire, la polvere nera sporca tutto»
8 gennaio 2009 - Gianluca Sollazzo
Fonte: Il Mattino Salerno

Percorsa in auto oppure a piedi appare ancora più cupa. E la pioggia, che non vuole proprio smettere di venire giù, sembra fare da cornice a un quadro che di per sé non piace. Una coltre fumosa che si innalza dalle ciminiere annerite delle Fonderie Pisano si nasconde, spinta dal vento, dietro una palazzina e qualche stabilimento della zona. Mentre lungo via dei Greci a Fratte c'è il solito traffico che verso l'ora di pranzo si forma quasi puntuale. Qui ogni cosa perde il suo colore, si schiarisce, si annerisce. C'è polvere nera ovunque. Sulle balconate, sulle finestre, persino sulle auto parcheggiate. Per chi non è del posto sembra di trovarsi in un paesaggio cinereo, per nulla attraente. «Ma chi volete che venga a vivere da queste parti, siamo soli, abbandonati, sovrastati da nuvole di polvere che ci stanno facendo ammalare». La signora Bisogno abita in una palazzina nei pressi degli stabilimenti industriali delle fonderie Pisano, distante infatti solo pochi metri, e sembra rassegnata quando il discorso cade sul problema della respirabilità dell'aria nel posto dove vive. «Non si può respirare, mi bruciano gli occhi e la gola - dichiara - qui non si può proprio vivere senza stare male». La signora ci parla della sua situazione, fatta di disagi e tanti malumori. «Non vi dico cosa trovo la mattina sui balconi: c'è polvere ovunque e i vetri degli infissi sembrano affumicati». C'è anche una beffa. «Sono costretta a ripulire la casa che viene invasa dalla polvere più di cinque volte al giorno e i panni devo stenderli dentro casa - rivela - ditemi se così posso continuare a vivere». Quella Bisogno è una delle tante famiglie che vivono nella zona, costrette a sopportare fumi maleodoranti che già dalle prime ore della mattina si alzano al cielo. «Abbiamo fatto continue segnalazioni anche ai vigili del fuoco - spiega il signor Vincenzo Lambertino - ma non si sono mai attuati degli interventi». È l'una passata e lungo via dei Greci si può trovare ancora qualche saracinesca alzata e un bar aperto. «L'aria irrespirabile? È solo il problema più grave e pericoloso - dichiara il proprietario di un negozio - ma c'è anche quello della pulizia: qui tutto è sporco, puliamo e puntualmente si deposita polvere nera all'entrata dei negozi, nelle case». Davanti a un supermercato c'è un via vai di persone con le buste della spesa, vanno di fretta per tornare in orario a casa. In molti vivono nella zona e sono costretti a convivere da anni con la presenza delle Fonderie Pisano, con quelle immissioni di fumo che dallo stabilimento industriale si propagano nell'area circostante. «La polvere che proviene dalle fonderie sarà la causa della nostra morte - dice la signora Francesca, madre di due figli - sto pensando di andarmene il più lontano possibile». «Ho spesso la tosse e temo seriamente per la mia salute, respiriamo tutti roba nociva» spiega preoccupata Chiara Abate. Ma non solo residenti, anche chi da queste parti ci lavora deve fare i conti con disagi di ogni genere. «Sto qui dalla mattina fino alla sera, a ogni ora respiro di tutto e di più, e non voglio neanche immaginare che cosa». Tra una lettura del giornale e una chiacchierata al cellulare, un impiegato del supermarket, ricolmo di clienti nell'ora di punta, si ferma a riflettere su quanto sia diventato problematico respirare un po'.

Dati dell’Arpac sotto segreto

Sono secretati i dati dell’Arpac sull’inquinamento nei pressi delle Fonderie Pisano visto che l’Agenzia lavora per la Procura di Salerno. L’unica indiscrezione emersa dopo le indagini sull’impianto industriale è che i dati sulle polveri sottili, secondo accertamenti tecnici, superano le norme stabilite risultando nocivi per la salute. Dati allarmanti che mettono sotto accusa proprio il camino dell’impianto di via dei Greci. L’indagine della Procura è partita dopo una serie di esposti, ripetuti nel tempo, che sono stati presentati dai residenti di Fratte contro le fonderie Pisano.

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