L’allarme è scattato a seguito di sopralluoghi effettuati da sindaco, Arpac e Corpo della Forestale

S. Giorgio la Molara, Sos ambiente

Inquinamento causato da una condotta fognaria privata e da scarti della macellazione
8 gennaio 2009 - MINO DE BLASIO
Fonte: Il Mattino Benevento

S. Giorgio la Molara. Due ordinanze del sindaco Luigi Antonio Vella a tutela dell’ambiente. La prima riguarda il divieto di scarico di una condotta privata in località Pozzo. Alcuni cittadini, tutti residenti in contrada Maddalena, avevano chiesto l’autorizzazione ad attraversare la strada comunale Maddalena-Pozzo con una condotta fognaria per lo smaltimento delle acque nere delle proprie abitazioni al nuovo impianto di depurazione, sito alla contrada Pozzo, considerato il fatto che per il vigente strumento urbanistico detta area è classificata come «zona agricola»: dunque, l’ente non può farsi carico di realizzare opere di urbanizzazione primaria (quali le opere fognarie). Il sindaco spiega che nel 2002 aveva concesso soltanto l’esecuzione delle opere, mentre quella di allaccio in testa all’impianto di depurazione restava sospesa al momento della messa in esercizio dello stesso. Il primo cittadino aveva subordinato, tra l’altro, questa decisione al rispetto del decoro cittadino, della sicurezza del traffico, dell’igiene e della pubblica incolumità, specificando altresì che la manutenzione della condotta fognaria rimaneva a carico dei richiedenti. Nel giugno del 2005, considerato che il depuratore era stato messo in esercizio, si autorizzavano i cittadini richiedenti allo scarico delle acque nere dei fabbricati per civile abitazione, alle condizioni, tra l’altro, di effettuare regolarmente a propria cura e spese, la manutenzione ordinaria e straordinaria della condotta fognaria privata. Dopo una diffida, la condotta fu riparata a spese dei richiedenti. Ma un sopralluogo effettuato dal sindaco insieme a responsabili della Forestale e dell’Arpac di Benevento riscontrava uno sbocco del collettore fognario privato, che sfocia a pelo libero, attraverso un by pass, direttamente sulla via e si riversa nel vallone Sanzano. Così il sindaco ha ordinato di non effettuare lo scarico di acque luride nella condotta fognaria privata, per motivi di igiene e sanità pubblica, e ha revocato, per il principio di autotutela, l’autorizzazione. La seconda ordinanza deriva dalle risultanze di una nota della Forestale al sindaco di S. Giorgio, nella quale è stato comunicato che in località Maddalena si registrano condizioni altamente critiche sotto il profilo ambientale presso il macello di una ditta. Di qui la decisioen del sindaco Vella di ordinare all’amministratore unico dell’azienda di adottare tutte le necessarie cautele per evitare la dispersione sul suolo dei liquami e dei reflui che per tracimazione fuoriescono sul muro della strada comunale Pozzo e si immettono nella cunetta della strada stessa.

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