MADDALONI

Elettrodotto, al via nuove misurazioni anti-inquinamento

31 dicembre 2008 - Vittorio Moccia
Fonte: Il Mattino

Una nuova consulenza tecnica d'ufficio (Ctu) e una perizia medico-legale sono state disposte dal tribunale di Santa Maria Capua Vetere per verificare il reale tasso d'inquinamento elettromagnetico, e il relativo impatto sulle aree residenziali, generato dal superelettrodotto Matera-Santa Sofia che trasferisce energia elettrica (380 mila volts) dalla Grecia all'Italia. Nuove misurazioni (da effettuarsi alla luce delle nuove norme di calcolo dell'induzione elettromagnetica) per stabilire se debbano essere ricalcolate le distanze di sicurezza dall'impianto. Si innalza il livello dello scontro giuridico. Un primo pronunciamento del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere non aveva accolto la richiesta (avanzata da alcuni cittadini e dal locale Comitato civico di santa Sofia) di «rimozione della causa delle immissioni moleste» (contenimento dell'induzione elettromagnetica) in prossimità di abitazioni ritenute «esposte ad emissioni intollerabili (valore medio di corrente registrato nelle 24 ore) ai sensi del codice civile». Tradotto in pratica, non sarebbero fondate le «deduzioni di pericolosità dell'impianto» alla luce della campagna di misurazione voluta dalla Prefettura condotta dalla commissione tecnica paritaria formata dall'Arpac, da Terna, in qualità di gestore dell'impianto, e dalla Seconda Università di Napoli, perito di parte del Comune di Maddaloni. Adesso toccherà sempre al Tribunale decidere sull'avvio di una nuova campagna di monitoraggio nelle vicinanze delle linee aeree. Secondo il Comitato di via Cancello (che rappresenta 1500 aderenti alla richiesta) «sarebbe stato mancato l'obiettivo di garantire il principio di cautela o precauzione, ispiratore di tutte le più moderne politiche di prevenzione in prossimità delle civili abitazioni». «Non è stato affatto dimostrato - precisa Antimo Scialdone, uno dei protagonisti della nuova iniziativa legale - che le linee aeree sono sicuramente innocue». Il monitoraggio Arpac-Terna-Sun ha anche rilevato i valori delle emissioni elettromagnetiche, grazie a simulazioni ai massimi amperaggi, superiori ai sei microtesla. E questi sarebbero valori non compatibili con l'obiettivo di prevenzione. Ma leggi alla mano la posizione di Terna è inattaccabile: l'elettrodotto Matera-Santa Sofia è in regola con le prescrizioni della normativa vigente sull’elettrosmog. È un duello sui numeri e sulla soglia di tollerabilità. Da una parte il gestore e il Comune rivendicano di aver operato nel ferreo rispetto della legalità. Dall'altro, il comitato civico pretende l'applicazione di principi di qualità per la tutela della salute e della proprietà privata.

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