Sorpresa sotto l’albero: i rifiuti in strada
Un Natale pieno di rifiuti, ma questa volta l'emergenza non c'entra nulla. Lo sgradito regalo, che proprio nessuno si immaginava di dover ricevere, riguarda i comuni del consorzio Avellino 1, che dovranno fare i conti con i residui dei festeggiamenti sparsi in strada. La notizia, trapelata solo nella tarda serata di ieri, rischia di aprire una nuova polemica sul già turbolento versante dei rapporti tra Asa, Cosmari e comuni serviti. La società di viale Italia, infatti, ha avvertito ieri i sindaci dell'interruzione del servizio di raccolta a causa della chiusura degli impianti di cui attualmente si serve per i conferimenti. Dopo un primo momento di incredulità alcuni sindaci hanno manifestato il proprio malcontento, diffondendo la comunicazione dell'Asa. Fortunatamente, l'impianto che accoglie i rifiuti umidi, chiuderà i battenti solo nella giornata di Natale, per cui non ci saranno particolari problemi con la spazzatura più difficile da gestire in casa o per strada. L'ostacolo maggiore, però, deriva dalla chiusura dei due impianti che ricevono lattine, plastica, carta e imballaggi. Questi rimarranno chiusi per sei giorni a ridosso di Natale ed alcuni giorni a gennaio in occasione dei festivi e non è un azzardo immaginare i cassonetti per la differenziata stracolmi di materiali, considerando anche l'incremento della produzione di questa tipologia di rifiuto nei giorni di festa. Proprio quando si attendeva un'ulteriore impennata delle percentuali di differenziata, in particolare nel capoluogo, che nel mese di novembre ha sfiorato la soglia del 60% e contava di arrivare su base annua al traguardo del 25% imposto dalla legge. Del resto, il problema della carenza di impianti per il consorzio Avellino 1, che più volte ha costretto l'Asa ad interrompere i servizi, quando i privati impongono lo stop ai conferimenti, il più delle volte senza preavviso, è stata più volte evidenziata dallo stesso presidente dell'Asa, Angelo Romano, che aveva sollecitato il consorzio alla realizzazione delle stazioni di trattamento dei rifiuti differenziati, al fine di non creare elementi di tensione con i comuni serviti. Anche per questo motivo, l'Asa, ha puntualizzato di non avere responsabilità nell'interruzione natalizia delle raccolte differenziate. Ma se sul versante delle raccolte, per ritornare alla normalità sarà necessario attendere l'anno nuovo, il 2009 si aprirà con la patata bollente della successione di Antonio Guarino, il presidente dimissionario del Cosmari, che ha ribadito la volontà di lasciare il timone dell'ente di via Dalmazia, non senza strascichi polemici, minacciando, in qualità anche di sindaco di Solofra, di citare in giudizio lo stesso Cosmari per presunti servizi non resi al comune della concia, ma comunque fatturati a carico delle casse comunali. Un'eredità pesante, dunque, quella che lascia Guarino al suo successore, e che sicuramente consentirà al sindaco di Solofra, di essere ancora protagonista sulla scena della gestione dei rifiuti, che proprio durante la sua esperienza alla guida del Cosmari Avellino 1 ha vissuto momenti turbolenti.