Agli enti locali spetta il compito di individuare i siti di stoccaggio Campagna nelle scuole

Il decreto rifiuti è legge in carcere chi inquina

I Comuni inadempienti possono essere commissariati


23 dicembre 2008 - Daniela de Crescenzo
Fonte: Il Mattino

È stato definitivamente approvato dal Senato il decreto legge del governo Berlusconi per l’emergenza rifiuti. Secondo lo staff di Bertolaso si tratta di un altro passo importante. Un passo mosso proprio mentre le telecamere del sito internet del sottosegretario mostrano la ditta che opera a Chiaiano al lavoro anche di notte nella speranza di inaugurare la discarica prima della fine dell’anno. Il decreto prevede quattro punti qualificanti. Il carcere. Chi in Campania abbandona, scarica e deposita in modo incontrollato rifiuti pericolosi, speciali o ingombranti rischia la reclusione fino a 3 anni e sei mesi. Anche realizzare o gestire una discarica abusiva sarà un delitto e non più solo una contravvenzione. Infine, sono previste sanzioni per il deposito temporaneo presso il luogo di produzione di rifiuti sanitari pericolosi. Saranno sequestrati i mezzi utilizzati per portare rifiuti in discariche abusive. Su questo punto era stato proposta una modifica dallo stesso governo: si pensava di estendere la norma a tutto il territorio nazionale, ma la Lega ha imposto uno stop. I siti. Gli enti locali dovranno individuare siti di stoccaggio provvisorio. Il sottosegretario alla protezione civile è autorizzato a far progettare, realizzare e gestire un termovalorizzatore che consentirebbe l’eliminazione degli oltre 5 milioni di tonnellate di ecoballe stoccate in varie piazzole disseminate nel territorio campano. Gli enti locali. Nei territori in cui vige lo stato di emergenza, in caso di «grave inosservanza» degli obblighi a carico di Province e Comuni il sottosegretario potrà assegnare all’ente interessato un termine «congruo e perentorio» decorso il quale può procedere, con decreto del ministro dell’Interno, alla rimozione del Sindaco, del presidente della Provincia o dei i componenti dei consigli e delle giunte. L’educazione. Nelle scuole dell’obbligo si insegnerà educazione ambientale, mentre il ministero dell’Ambiente potrà organizzare campagne divulgative anche sui media e su internet per sensibilizzare la popolazione sulla raccolta differenziata. Il decreto è stato approvato con il voto contrario del Pd: i democratici hanno rivolto un appello al governo per arrestare la corsa a deroghe, eccezioni e procedure che hanno definito sempre meno democratiche e sempre più centraliste. Evidente, invece, la soddisfazione dello staff di Bertolaso che ha diffuso un comunicato: «Dopo aver avviato a completamento un sistema di discariche adeguato alle necessità del territorio e avere garantito la ripresa dei lavori di completamento del termovalorizzatore di Acerra, ormai prossimo all’apertura, quella approvata dal Senato è una norma importante, severa, che non vuole creare alibi, ma mira a responsabilizzare le amministrazioni comunali sui loro compiti e i loro doveri nei confronti dei cittadini». Ma gli uomini di Bertolaso sottolineano che la legge non mira solo alla repressione: «Altra importante novità per i cittadini della Campania è che potranno gestire in prima persona i materiali riciclabili. Un riconoscimento a chi si impegnerà direttamente, con le buone pratiche, nel far crescere la consapevolezza di quanto sia importante anche con piccoli gesti, contribuire a mantenere la regione pulita». E proprio per incoraggiare la differenziata fai da te nelle ultime domeniche sono stati organizzati dei punti di raccolta nelle piazze principali di Napoli, Salerno, Aversa, Portici.

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