Il Comune di Casalduni ha chiesto da tre mesi di poter gestire l’impianto affidato a un commissario

«Sul Cdr assurdo silenzio della Provincia»

Il sindaco Mazzarelli: ci spieghino perché ignorano la nostra istanza
23 dicembre 2008 - Mihele Di Maina
Fonte: Il Mattino Benevento

Casalduni. «La Provincia di Benevento continua a non inviare alcuna risposta all’istanza formalizzata da oltre tre mesi dal Comune di Casalduni, che ha richiesto la gestione dell’impianto di Cdr di località San Fortunato, attualmente affidata ad un commissario straordinario». Lo evidenzia il sindaco Raimondo Mazzarelli, precisando che «innanzitutto si sollecita una risposta motivata affermativa oppure negativa, essendo inconcepibile l’assoluto silenzio dell’ente provinciale su una comunicazione ufficiale del Comune. Inoltre si sottolinea che, con il conferimento dell’incarico di gestione dell’impianto di Cdr, l’amministrazione di Casalduni potrebbe attivarsi in prima linea per rendersi promotrice della riqualificazione tecnica e funzionale della stessa struttura, per la produzione di ecoballe di qualità con rifiuti differenziati. Questa attività sarebbe in sintonìa con l’eventuale e più logico orientamento per la provincia sannita, che potrebbe sostituire la termovalorizzazione dell’immondizia con un efficace ed efficiente differenziazione dei rifiuti; è un procedimento già al 30% secondo i più recenti dati e, dunque, nel rispetto delle direttive regionali». Mazzarelli spiega che tale iniziativa è scaturita in riferimento alla legge 123/08, che dispone l’obbligo per ciascuna amministrazione provinciale della Regione Campania di provvedere alla gestione degli impianti di trattamento e smaltimento dell’immondizia sul proprio territorio di competenza. «Quindi - continua il primo cittadino casaldunese -, di fronte alla volontà della Provincia di Benevento di non sottostare a detta normativa determinando di fatto il commissariamento, la nostra giunta ha deliberato, con il verbale numero 98 del 15 settembre 2008, la richiesta di delega per la gestione dell’impianto di Combustibile derivato dai rifiuti. Successivamente, anche sulla base degli indirizzi programmatici derivanti dalle leggi nazionali e regionali, abbiamo elaborato una relazione programmatica per la definizione del ruolo della struttura di Cdr, nella logica più funzionale alle esigenze provinciali». In effetti, la proposta del Comune di Casalduni è inerente la riqualificazione funzionale dell’impianto, con tecniche avanzate di sperimentazione per il recupero di materiali riutilizzabili, e per la produzione di un Cdr di qualità idoneo per una corretta termovalorizzazione, mediante la frazione residuale della raccolta differenziata. La relazione di riferimento è stata approvata con la delibera della giunta comunale numero 126 del 12 dicembre 2008, ed è stata inoltrata all’assessore all’Ambiente della Regione Campania, «che ha elogiato sia la nostra proposta - precisa Mazzarelli -, sia il livello di qualità funzionale della struttura casaldunese di Cdr, in confronto a quelle localizzate negli altri siti regionali. Inoltre, egli ha dichiarato che la Regione Campania è attenta alle nostre iniziative, che saranno adeguatamente considerate nella nuova programmazione del ciclo dell’immondizia».

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