Consorzio unico, niente accordo sul leader
Tutto rinviato al prossimo 29 dicembre per la definizione dei nuovi assetti di vertice del Consorzio unico. È l’esito della riunione che si è svolta ieri mattina in prefettura, coordinata dal responsabile Alberto Stancanelli il quale - come prevede l’ordinanza del Consiglio dei ministri dello scorso primo luglio - terminerà il mandato il prossimo 31 dicembre. E per quella data bisognerà procedere alla individuazione degli organi consortili. All’assemblea hanno preso parte i sindaci dei maggiori comuni consorziati a cavallo delle province di Napoli e Caserta: la seduta è stata dichiarata valida stante la partecipazione del 73 per cento circa delle quote consortili, in pratica 63 sindaci presenti su 98 aventi titolo. È mancato in ogni caso l’accordo per l’individuazione del presidente e del vicepresindete dell’assemblea, motivo per il quale è stato necessario riaggiornare i lavori al 29 dicembre. A detta di Stancanelli, sono stati comunque raggiunti, negli ultimi mesi, una serie di obiettivi: lo scioglimento delle precedenti strutture consortili, la formazione delle articolazioni territoriali, la certificazione «di una consistente situazione debitoria nei confronti di enti previdenziali, Equitalia, privati e commissariato di governo per l’emergenza rifiuti». Avviata anche tutta la fase relativa alla gestione finanziaria e alla redazione dei piani di rientro con la conseguente nomina, laddove necessario, dei commissari ad acta. Da definire anche le situazioni relative alla organizzazione del piano industriale con la restituzione della gestione agli organi ordinari così come previsto dalla medesima ordinanza del presidente del Consiglio dei ministri. Quanto all’individuazione degli assetti di vertice del consorzio, in caso di mancato accordo, per le norme vigenti dello statuto, l’incarico potrebbe essere attribuito al rappresentante del comune che risulti essere maggioritario dal punto di vista delle quote, e dunque Aversa. Al momento, pertanto, rimane sul tappeto l’ipotesi di assegnare tale carica al sindaco di Aversa Domenico Ciaramella. Resta in ogni caso sul tappeto il nodo dei 500 esuberi del personale (il cui contratto scadrà a febbraio) e la necessità di contabilizzare gli 84 milioni di euro circa di debiti. Ma restano anche tutti i nodi sollevati ieri dal responsabile della Protezione civile Guido Bertolaso: i fondi assegnati passeranno dagli attuali 196 milioni di euro ai 50 previsti dalla Finanziaria per il 2011, con un taglio di oltre 145,5 milioni di euro, che corrisponde ad un calo del 74 per cento.