«Protezione speciale» per l’invaso

Su iniziativa del Wwf, avviato l’iter per assicurare più tutela e risorse per l’area che circonda la diga
20 dicembre 2008 - m.s.p.
Fonte: Il Mattino Avellino

L’invaso di Campolattaro diventerà una ”Zona di Protezione speciale”. Questo l’obiettivo della Provincia e del Wwf Sannio, che hanno già avviato il confronto per muovere insieme i passi giusti. Ieri presso l’assessorato all’Ambiente della Rocca dei Rettori si è svolto un incontro al quale hanno partecipato per l’ente l’assessore all’Ambiente Gianluca Aceto ed il funzionario Antonio Castellucci, per ”Sannio Europa” il coordinatore dell’area pianificazione territoriale Giuseppe Iadarola, per la Regione Campania, settore Ecologia dell’assessorato all’Ambiente, il responsabile dell’ufficio ”Natura 2000” Antonio Esposito, e per il Wwf Camillo Campolongo, Laura Fonzo e Costantino Tedeschi. La ”Rete Natura 2000” è costituita da aree individuate dalle Regioni e dal Ministero dell’Ambiente e proposte alla Commissione Europea, particolarmente pregiate per gli habitat naturali e/o per le specie rare o minacciate presenti. Si può trattare di aree “ZPS” (Zona di Protezione Speciale) o “Sic” (Sito di Importanza Comunitaria). Le aree proposte e riconosciute dalla Commissione Europea sono oggi sottoposte ad un regime di protezione che prevede alcune limitazioni alle attività umane ma che favorisce anche la realizzazione di progetti di tutela e conservazione mediante lo strumento finanziario “Life+”, con il quale la Commissione Europea finanzia direttamente azioni in tali aree. Nella zona di Campolattaro esiste già il Sic “Alta Valle del fiume Tammaro” che consiste di una stretta fascia di territorio disegnata lungo il fiume Tammaro prima della realizzazione dell’invaso; ma tale area risulta già da qualche anno totalmente allagata, mentre tutta la zona dell’invaso e la fascia circostante il lago hanno assunto via via maggiore importanza naturalistica, fino a diventare di gran lunga l’area con maggiore biodiversità a livello provinciale ed una delle più importanti a livello regionale. L’istituzione dell’Oasi di protezione della fauna nel 1999 e il successivo affidamento al Wwf per la gestione nel 2003 hanno rappresentato una condizione necessaria per l’instaurarsi di questa situazione. Ecco perchè la Provincia, accogliendo la proposta del Wwf, si sta attivando per trasformare il Sic in un’area Zps più ampia comprendente l’area dell’invaso ed una fascia di rispetto circostante, come individuata nel Piano faunistico-venatorio provinciale approvato a febbraio 2008. La nuova perimetrazione consentirebbe sia una facile applicazione della normativa, grazie alla immediata riconoscibilità dei confini dell’area, sia l’accessibilità ai finanziamenti della Commissione Europea per realizzare azioni ed attività di conservazione e valorizzazione dell’area e delle specie presenti.

Powered by PhPeace 2.6.4