Dal Consiglio provinciale decisa presa di posizione sul termovalorizzatore previsto a San Salvatore

«L’impianto a biomasse non passerà»

Il presidente Cimitile categorico: non lasceremo nulla di intentato
20 dicembre 2008 - r.d.b.
Fonte: Il Mattino Benevento

«L’impianto a biomasse di San Salvatore non si deve fare. Né si dovrà fare alcun impianto del genere in altre aree del Sannio. Del resto non v’è traccia di quel termovalorizzatore nel piano di Bertolaso, che pure ne prevede cinque in Campania - e sono pure troppi». Così il presidente della Provincia Aniello Cimitile ha liquidato la proposta della società Vocem di costruire un termovalorizzatore di biomasse in contrada San Mennitto di San Salvatore Telesino. Alla base dell’opposizione, il contrasto insanabile tra quel tipo di impianto di produzione di energia e le previsioni normative del Piano Energetico Ambientale della stessa Provincia, nonché il danno gravissimo che le emissioni in atmosfera e nella falda acquifera dell’impianto stesso arrecherebbero all’ecosistema di un’area di grande pregio paesaggistico ed ambientale. Il consiglio provinciale ha votato un documento con il quale presenta ricorso in sede amministrativa contro il deliberato della Commissione di valutazione di impatto ambientale; revoca il parere favorevole espresso in sede di Conferenza dei servizi regionale; conferma il deliberato del 20 agosto 2007 con il quale già veniva rigettata l’ipotesi realizzativa. Capasso ha richiamato i documenti della programmazione provinciale che non consentono tale tipo di opera; Rubano si è chiesto chi sia la persona che pervicacemente, contro tutti i pareri, insiste con l’iter realizzativo che non si riesce a fermare; il consigliere Bettini ha richiamato la necessità di operare una netta distinzione di programmazione sul territorio tra i provvedimenti in materia di trattamento rifiuti e produzione di energia. Ricciardi ha dichiarato che il territorio del Sannio nella passata amministrazione è stato svenduto con pesanti responsabilità politiche. Cocca ha dichiarato a nome del gruppo del Pd la contrarietà alla tecnologia della termovalorizzazione delle biomasse nel Sannio: l’alternativa è il campostaggio di qualità. Capocefalo ha dichiarato che occorre impegnare l’ufficio Legale per presentare impugnativa contro tutte le volontà che vanno contro le programmazioni della Provincia. Il senatore Izzo ha invitato a cautelarsi dal punto di vista legale contro ogni iniziativa della Vocem, che potrebbe avere successo visto che si inserisce nella risoluzione del problema rifiuti in Campania per evitare, oltre al danno, anche la beffa. Nino Lombardi, nel ricordare la possibilità di vizi nella procedura, ha rimarcato la necessità di tenere ferma la programmazione provinciale: il sito di biomasse non è stato mai individuato dalla Provincia, né a San Salvatore, né a Reino. Ha concluso il presidente Cimitile: tre sono le priorità nell’ambito delle energie rinnovabili: idroelettrico, con la diga di Campolattaro; fotovoltaico, con una logica di filiera produttiva completa; ed eolico, nel senso di razionalizzare quanto è stato fatto sul territorio senza alcuna approvazione da parte della Provincia che è stata espropriata di fatto dei propri poteri di pianificazione. Quindi il voto dell’assemblea che ha accolto la proposizione di Lombardi.

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