Cambia su proposta del Pd la nomina del commissario nei Comuni inadempienti Martedì l’approvazione

Decreto rifiuti, intesa bipartisan

Passano due emendamenti dell’opposizione. Fini: così vince il senso di responsabilità
12 dicembre 2008 - Daniela De Crescenzo
Fonte: Il Mattino

Sarà approvato probabilmente martedì mattina alla Camera il decreto rifiuti, ma ieri è stato concluso l’esame degli emendamenti. Ne sono stati approvati due presentati dal Pd e questo porterà probabilmente il partito democratico ad astenersi insieme all’Udc nel voto finale mentre l’Italia dei Valori sembra decisa a votare contro. Il no del partito di Di Pietro sarà affidato al campano Franco Barbato. Ieri sono stati accolti due emendamenti dell’opposizione. Il primo proposto dal Pd stabilisce la realizzazione «senza nuovi e maggiori oneri per lo Stato» di «adeguati spazi informativi» sulla raccolta differenziata. Dopo il voto il presidente della Camera, Gianfranco Fini, con un intervento che lui stesso ha definito «irrituale», ha espresso soddisfazione definendo la convergenza «Un momento positivo dei nostri lavori parlamentari». «È la dimostrazione - ha detto Fini - che in questo Parlamento si discute e vi è senso di responsabilità, da parte dell’opposizione quando presenta proposte ragionevoli e da parte della maggioranza quando prende atto che si tratta di proposte ragionevoli». Nel pomeriggio è stato approvato un altro emendamento presentato dal parlamentare del Pd, Tino Iannuzzi, che prevede un iter circostanziato per arrivare al commissariamento degli enti locali che non rispettano i compiti loro affidati nell’ambito del ciclo dei rifiuti. É stato stabilito che il sottosegretario segnali le inadempienze a Comuni e Province e dia loro un tempo congruo per rimettersi in regola. Solo a quel punto potrà intervenire il commissariamento. Dopo il sì della Camera Iannuzzi ha espresso «soddisfazione per la profonda modifica introdotta all’articolo 3 del decreto legge». Infatti, osserva il parlamentare del Pd «adesso per il commissariamento occorrono la sussistenza di gravi violazioni di legge e un procedimento specifico da parte del sottosegretario Bertolaso. In caso di inerzia dell’ente locale, scatterà giustamente la proposta motivata del sottosegretario di rimozione dei sindaci e presidenti di provincia inadempienti e dei relativi consigli e giunte». Nei giorni scorsi, invece, era stata bocciata per l’opposizione della Lega la proposta di estendere all’intero territorio nazionale la norma che prevede l’arresto per chi smaltisce illegalmente i rifiuti. Modificato, invece, l’articolo 6 che prevede ora la piena tracciabilità della spazzatura e introdotto il sequestro e la confisca dei mezzi di chi trasporta illegalmente i rifiuti. La realizzazione del quinto termovalorizzatore è stata vincolata, poi, alle provate esigenze della regione. Dopo l’approvazione alla Camera il decreto arriverà in Senato dove dovrebbe essere approvato in tempi rapidi: il 5 gennaio, infatti, scadono i sessanta giorni previsti dalla legge per la conversione in legge. Intanto gli uomini di Bertolaso starebbero lavorando a una nuova ordinanza che dovrebbe definire in maniera circostanziata le responabilità nella gestione degli impianti, a partire dal termovalorizzatore di Napoli.

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