La sorte di Pero Spaccone legata agli ultimi carotaggi Arminio: ora è necessario l’impegno delle istituzioni

Formicoso, a gennaio via i militari

Dal vertice di Napoli la conferma che il presidio sarà smobilitato
11 dicembre 2008 - Michele De Leo
Fonte: Il Mattino Avellino

Soffia sempre più alto e forte il vento della speranza sul Formicoso. L’incontro con Giannini e la struttura commissariale rende la certezza che il prossimo sarà un Natale tranquillo per la gente dell’alta Irpinia. Ma la strada per lasciarsi definitivamente alle spalle l’incubo discarica è ancora lunga. Da Napoli arriva la conferma che il presidio militare sarà smobilitato da Pero Spaccone subito dopo il completamento dei carotaggi, entro la metà del mese di gennaio. L’inclemenza del tempo e le abbondanti precipitazioni hanno rallentato non poco le indagini dei tecnici, obbligando i militari al brindisi di Natale e fine anno sul Formicoso. Le indagini proseguiranno con il completamento della prove per la valutazione della sismicità della zona e l’esecuzione di due ulteriori carotaggi, a profondità anche maggiori dei primi, per verificare la natura dei rinvenimenti di acqua emersi durante le indagini. L’ingegnere Coccolo, pur escludendo la presenza di una falda acquifera sotterranea, ha confermato che la situazione risulta comunque complessa, tanto che la struttura si è voluta affidare ad un esperto di idrogeologia, il professore Pietro Celico, già componente della commissione per la valutazione dell'idoneità del sito di contrada Ischia a Savignano. Al termine dei lavori si aprirà una fase di studio e di analisi dei dati emersi. Una sorta di pausa, «durante la quale - evidenzia il sindaco di Bisaccia Marcello Arminio - dovremo lavorare, essere propositivi e provocare risposte della struttura commissariale, senza attendere passivamente l'esito degli esami. Dovremo essere bravi a costruire il nostro destino. Tanto più che, in questo periodo, verranno avviati i conferimenti a Chiaiano (tra il 13 e il 15 Dicembre), si aprirà la discarica di Terzigno (inizio 2009) e sarà messa in moto la prima linea dell’inceneritore di Acerra (fine gennaio 2009). Il rispetto dei tempi previsti e la constatazione di un sistema in grado finalmente di smaltire l’intera produzione di immondizia potrebbe pure evitare il ”sacrificio” del Formicoso. Ma, su questo, non c’è alcuna certezza». Chiaro il riferimento del sindaco Arminio, volto a chiamare in causa la politica ed i parlamentari eletti in provincia di Avellino ad un ulteriore impegno per provare a far cancellare il nome del comune di Andretta dalla cartina degli impianti di stoccaggio e trattamento dei rifiuti in Campania. «Ma - conclude il sindaco di Bisaccia - la strada è ancora molto lunga e, insieme alla cittadinanza, dovremo essere sempre vigili ed attenti». Con Arminio hanno partecipato al vertice di palazzo Salerno anche i sindaci di Vallata Casarella, di Guardia Lombardi Iuni, di Lacedonia Rizzi, di Calitri Di Milia e di Cairano D’Angelis. Presente anche una delegazione di Andretta, tra cui l’ex sindaco Angelantonio Caruso, Domenico Caruso, Pasquale Di Guglielmo, Camillo Caputo e Giuseppe Guglielmo.

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