La Recam cambia nome e sede ecco Astir, azienda per l´ambiente

28 novembre 2008 - Patrizia Capua
Fonte: Repubblica Napoli
Bonifiche, ciclo integrato dei rifiuti, manutenzione dei parchi naturali, gestione dei cdr, informazione e formazione ambientale. La Recam ricomincia da Astir, acronimo di Azienda per lo sviluppo sostenibile del territorio e per interventi di recupero ambientale. 
Nuova sede, dal Centro direzionale a parco Comola Ricci, nuovi amministratori, un cda formato da Leonardo Santoro (presidente), Fortunato Gallico e Domenico Semplice.
Nasce da un´idea di Walter Ganapini, assessore all´Ambiente della Regione, con il logo della Croce del Sud, «simbolo di resurrezione». «Walter voleva uno strumento operativo che potesse incidere sull´ambiente» spiega Santoro, avellinese da 30 anni a Milano, manager specializzato in strategia e organizzazione di aziende. «Gli abbiamo consigliato di usare una struttura che c´era già. Così è nato il nostro ingaggio» prosegue Gallico, mantovano, esperto di ciclo dei rifiuti. Semplice, ex assessore a Caivano, è ingegnere esperto di grandi lavori pubblici e ha lavorato ai progetti delle Ferrovie.
Tutti e tre hanno preparato un piano industriale che definiscono "realistico". Prospettive ambiziose (differenziata al 65 per cento nel 2013) e fardelli ex Recam. Dell´azionista al 100 per cento, la Regione, Astir è il braccio operativo: si aspetta 150 milioni di budget in tre anni di fondi Pon e comunitari. Si accolla 428 addetti, di cui 200 con contratto a termine, 121 "ad operatività limitata" come delegati aziendali e capacità limitate, veramente sul campo 323 persone. «Ci sono 18 a termine "prestati" al Parco del Vesuvio con un contratto di global service che vogliamo prendere a modello per gli altri parchi della Campania». Il 23 per cento dell´organico sono lavoratori in età di scivolo, ma le maggiori preoccupazioni riguardano il 29,5 per cento dei dipendenti, pari a 122 persone, indebitate con finanziarie di pochi scrupoli a cui hanno affidato il quinto dello stipendio. La stessa situazione c´è anche in Asìa.
La nuova Recam riduce la rappresentanza sindacale. Spiega Santoro: «Ci sono 58 rappresentanti, in un rapporto da 1 a 6, è la prima azienda dove mi capita. Non va bene. Sigle come la Cisl hanno un solo rappresentante. D´ora in poi ce ne potranno essere uno, massimo due per sigla. Ho incontrato i sindacati, ottima impressione, gente che ha voglia di aria nuova e vuole partecipare al progetto. Almeno a parole. Ora vedremo i fatti».
Nel cda di Astir entreranno consulenti scientifici, da tre a cinque, professori universitari (come Rudi Napoli) e si avvarrà di tutti i migliori contributi scientifici. Assorbirà la Arpac multiservizi. Ci sono piani di bonifica per quattro siti di interesse nazionale: Coroglio, Pianura, Napoli Est, litorale Domizio. Qui si lavorerà alla riqualificazione delle aree degradate. «Saremo competitivi con Iacorossi» annuncia Santoro, «vogliamo dimostrare che sappiamo fare bene anche qui in Campania». Questione cdr: «Ci aspettiamo che il sottosegretario Bertolaso conferisca gli impianti alla Regione e che la Regione li dia da gestire ad Astir».
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