Discariche e termovalorizzatori l’Esercito presidia dodici siti

All’esame dei magistrati la posizione di molti lavoratori
10 dicembre 2008 - Daniela De Crescenzo
Fonte: Il Mattino

Si chiamano siti di interesse strategico nazionale e sono le aree della Campania destinate ad accogliere i rifiuti. L’Esercito li presidia dalla scorsa estate quando fu approvato il decreto voluto da Berlusconi per risolvere l’emergenza rifiuti. L’obiettivo era quello di evitare manifestazioni e proteste di piazza che impedissero o rallentassero i lavori per l’apertura delle nuove discariche o rendessoro difficile il completamento delle opere già avviate. Attualmente sono dodici i siti presidiati: Acerra, dove si sta completando il termovalorizzatore; Andretta e Terzigno, dove si stanno svolgendo i carotaggi per l’apertura delle discariche; Chiaiano che tra una settimana dovrebbe poter ospitare i rifiuti della zona Nord; Savignano Irpino e Sant’Arcangelo Trimonte che ospitano gli invasi dove si scarica da mesi; Giugliano, Caivano, Santa Maria Capua Vetere, Pianodardine, Casalduni e Battipaglia dove sono al lavoro i dipendenti dei cosiddetti Stir (stabilimenti di tritovagliatura e imballaggio rifiuti). In questi impianti lo staff di Bertolaso ha nominato commissari ad acta per provvedere all’adeguamento alla normativa sulla sicurezza del lavoro. Le strutture saranno consegnate alle Province quando queste si diranno pronte a gestirle. Non è stata, invece, predisposta una sorveglianza per la discarica di Ferrandelle perché lo staff del sottosegretario Bertolaso non giudica quella un’area a rischio. E appartengono all’esercito le piazzole di Persano dove vengono scaricate le cosiddette ecoballe prodotte dagli ex Cdr (attuali Stir). In complesso sono impiegate diverse centinaia di uomini delle unità operative che fanno capo al secondo Fod (forze di difesa) di San Giorgio a Cremano: la gran parte dei soldati proviene dalla brigata bersaglieri Garibaldi di Caserta. L’obiettivo del decreto approvato dal parlamento è quello di evitare proteste violente che possano rallentare la messa in funzione di termovalorizzatori e discariche. Sono ammesse, invece, le visite dei rappresentanti degli enti locali. A Chiaiano il sindaco ha nominato assessori Giovan Battista De Medici e Franco Ortolani, tecnici che aveva precedentemente scelto per far parte del comitato tecnico scientifico. A loro era stato affidato l’incarico di monitorare la cava del poligono di tiro dove si sta realizzando la discarica. Una volta conclusi gli accertamenti e avviati i lavori, però, era arrivato lo stop di Bertolaso e l’immediata risposta del sindaco. Gli arresti di ieri, però, non sembrano solo un problema di ordine pubblico: ad Acerra nel corso degli anni si sono avvicendate moltissime ditte. Tutte hanno lavorato sotto la direzione della Impregilo che ha vinto la gara per la realizzazione del termovalorizzatore e che, dopo una serie di interruzioni a causa delle inchieste giudiziarie, ne sta ultimando il collaudo. La riassunzione dei lavoratori alla ripresa delle attività è stata subordinata per legge all’assenza di precedenti penali, per cui ci sono stati degli esclusi. Un problema che si ripresenterà in tutte le realtà lavorative legate ai rifiuti e soprattutto negli ex consorzi. Ad Acerra poi, una volta collaudato l’impianto, dovranno essere bruciati i rifiuti provenienti dall’ex cdr di Caivano. A gestire entrambe le strutture sarà la A2A: secondo i dirigenti a quel punto saranno possibili 70-80 assunzioni, ma il direttore dell’impresa, Giuliano Zuccoli, ha detto che saranno necessari soprattutto tecnici adeguatamente formati. Il sito, comunque, continuerà a essere vegliato dai militari fino alla fine della missione del sottosegretario prevista per il dicembre 2009.

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