Discarica Formicoso, confronto finale
Sindaci in trincea. Sono gli amministratori una delle tante anime della battaglia per la salvaguardia del Formicoso. Sempre in prima linea, pronti a fare la propria parte e dare un contributo alla causa. Oggi saranno nuovamente a Napoli, per l'ennesimo incontro sulla questione a palazzo Salerno, sede della struttura commissariale. Un vertice espressamente voluto dal primo cittadino di Bisaccia Marcello Arminio, che si è messo a capo della delegazione di amministratori dopo la sfiducia che ha colpito il sindaco di Andretta Angelantonio Caruso e commissariato l'amministrazione. All'appuntamento parteciperanno, unitamente ad Arminio, i sindaci di Vallata Casarella, di Guardia Lombardi Iuni, di Calitri Di Milia, di Lacedonia Rizzi e di Cairano D'Angelis, delegazione prettamente istituzionale, cui potrebbero aggiungersi alcuni rappresentanti del comitato. A Bertolaso ed ai tecnici della struttura, gli amministratori chiederanno trasparenza sul futuro di Pero Spaccone dopo le tante voci e notizie diffusesi nelle ultime settimane. Il dato certo, intorno al quale i sindaci vogliono vederci chiaro, è rappresentato dalla smobilitazione, al termine dei carotaggi, presumibilmente entro la fine dell'anno, del campo militare che presidia l'area individuata per la realizzazione della discarica. Una notizia che ha portato una ventata di ottimismo sull'altipiano tra i comuni di Andretta, Bisaccia, Guardia Lombardi e Vallata. «Ma c'è bisogno di comprendere - spiegano i sindaci - se i militari vanno via per poi tornare con i favori del clima o se questa scelta è il frutto di una riflessione o una revisione della scellerata individuazione di Pero Spaccone». «Andiamo a Napoli - dichiara Arminio - perché vogliamo risposte chiare e concrete, senza equivoci. Vogliamo capire realmente quale futuro si prospetta per le nostre zone». «Mi voglio augurare - aggiunge il primo cittadino di Vallata, Casarella - che la smobilitazione non rappresenti una pausa elettorale: non ci cascheremmo. Nelle prossime ore ribadiremo ancora con più forza e determinazione che un impianto simile costituirebbe uno scempio per il Formicoso e l'intera provincia di Avellino». A margine dell'incontro, il sindaco di Lacedonia Rizzi chiederà lumi sull'individuazione di un capannone dell'area industriale Calaggio (lo stabilimento della Ecoservice, ex seva Nylon, già individuato due anni fa come ipotetico sito di stoccaggio provvisorio di ecoballe, tramontato dopo una vibrante protesta di amministratori e cittadini), presso il quale c'è già stato un sopralluogo, con tanto di parere positivo, con il vincolo di alcune prescrizioni, dei tecnici dell'Arpac, come sede di un impianto per lo stoccaggio provvisorio di rifiuti, nell'ambito dei provvedimenti previsti dall'articolo due del recente Decreto Legge 172.