Rifiuti, Buttone e il socio scarcerati

Marcianise, il gip non convalida i fermi
7 dicembre 2008 - bi.sa.
Fonte: Il Mattino Caserta

È durato due giorni il fermo di Pasquale Di Giovanni e Giuseppe Buttone, scarcerati ieri dal gip Paola Cervo del tribunale di Santa Maria Capua Vetere per insussistenza di gravi indizi di colpevolezza. Le argomentazioni difensive dei loro legali, gli avvocati Mariano Omarto e Renato Jappelli, arricchite da documentazione cartacea e dalle stesse dichiarazioni rese dai due indagati che hanno risposto alle domande del gip, hanno portato il giudice a non convalidare il fermo e a rigettare la misura cautelare. Di Giovanni e Buttone, - arrestati da Finanza e carabinieri del Noe in base a un decreto di fermo emesso dalla Procura antimafia di Napoli per i reati di associazione a delinquere di stampo camorristico ed estorsioni aggravate dal metodo camorristico - gestivano gli impianti di smaltimento di fanghi in tre comuni della provincia di Caserta. Secondo l’accusa avrebbero imposto tangenti a imprenditori del settore dello smaltimento dei rifiuti costringendo il più delle volte altre aziende a servirsi della ditta di cui entrambi risultavano essere titolari per procedere, successivamente, allo stesso smaltimento. Dall’attività difensiva è emerso inoltre che alcune dichiarazioni rese di un pentito sul conto dei due imprenditori sono state acquisite ben quattro mesi dopo il termine dei 180 giorni previsti dal programma di collaborazione.

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