IL PRESIDENTE DELL’ASI RIVENDICA LA PROPRIETÀ DEL SITO

Bonifica Isochimica, Foglia annuncia battaglia

7 dicembre 2008 - Amedeo Picariello
Fonte: Il Mattino Salerno

L'Asi chiede l'intervento della Procura della Repubblica di Avellino sulla vicenda della bonifica dell'ex Isochimica. E non è escluso che i magistrati del capoluogo possano aprire da subito un fascicolo d'indagine visto e considerato che alla conferenza stampa convocata dal presidente Pietro Foglia nella quale sono state lanciate pesanti accuse erano presenti anche gli agenti della Digos. Non si capisce, però, per quale motivo il presidente Foglia non salga le scale del tribunale di piazza Aldo Moro per riferire al procuratore gli elementi in suo possesso sulla vicenda che ritiene siano degni di attenzione della magistratura avellinese. «Siamo di fronte ad una vicenda che per molti versi è raccapricciante - ha esordito Foglia - è una storia infinita sulla quale è stato posto strumentalmente un accento sbagliato. L'Asi interviene non solo perché rivendica la proprietà del sito ex Isochimica e perché è un ente pubblico che tutela le sue prerogative, ma anche perché siamo seriamente preoccupati dei risvolti che si celano dietro questo progetto di bonifica». Il numero uno del consorzio via Capozzi ha ripercosso l'iter che ha portato all'avvio dell'intervento a rione Ferrovia ed ha chiarito la posizione dell'ente in merito alla questione della titolarità dell'aria sulla quale il curatore fallimentare, l'avvocato Leonida Gabrieli, ha fatto ricorso al Tar. «È bene che si sappia che quei famosi volantini affissi sui portoni di Borgo Ferrovia e che annunciavano l'inizio dei lavori - ha chiarito Foglia - sono apparsi ancora prima che si celebrasse la conferenza dei servizi per l'assenso al progetto. Ci hanno voluto estromettere mandando le carte in ritardo e con una documentazione incompleta. Ma c'è di più: nella conferenza dei servizi del 18 novembre nella quale è stato dato l'ok alla bonifica noi non c'eravamo». Rispetto alla contesa sul complesso, Foglia ha ricordato come la proprietà per legge spetterebbe all'Asi e che per questo è stata completata e definita la procedura prevista per norma. «Ma ciononostante - ha aggiunto - si è prodotto un ricorso alla magistratura amministrativa adducendo delle motivazione che noi puntualmente contesteremo». Per Foglia, infine, c'è anche un problema di impatto ambientale. «Ricordo a tutti - ha concluso il numero uno dell'Asi - che lo stesso responsabile unico del procedimento ha mosso dei rilievi e che la stessa Asl ha chiesto la bonifica dell'intera area e non solo dei posti dove è sepolto l'amianto come, invece, stanno facendo adesso».

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