Depuratori, la Regione: presto fondi alla Hydrogest

6 dicembre 2008 - Enzo Ammaliato
Fonte: Il Mattino Caserta

Da oggi stop allo sciopero dei cinquecentocinqanta operai degli impianti di depurazione del canale dei Regi Lagni. La svolta ieri sera, al termine dell’incontro a Napoli presso l’assessorato regionale all’Ambiente, dove i delegati sindacali del consorzio Hydrogest (che ha ereditato dalla Regione la gestione dei depuratori) hanno avuto assicurazioni che tra pochi giorni saranno sbloccati 12 milioni per il pagamento degli stipendi arretrati e della tredicesima. Fino a ieri i dipendenti del consorzio avevano incrociato le braccia bloccando il megaimpianto situato alla foce dell'alveo fognario, nel territorio di Villa Literno, ma anche in quelli di Gricignano, di Marcianise di Acerra e in quello di Nola. I motivi della contestazione, come accade da due anni, sono sempre gli stessi: ritardi nei pagamenti degli stipendi e scarsa, se non del tutto assente, attenzione in materia di sicurezza sul lavoro. Sempre uguali sono anche le giustificazioni presentate dalla ditta spezzina che dovrebbe garantire la depurazione di quella che è definita dagli ambientalisti «la più grossa fogna a cielo aperto d'Europa». Proteste anche dei dirigenti della Hydrogest per i ritardi della Regione nei pagamenti delle fatture emesse, ammontanti a diverse decine di milioni d'euro. Forte, quindi il rischio «di trascorrere un triste Natale», secondo Tammaro Tavoletta, segretario regionale dell'Ugl energia, non solo per le maestranze dei depuratori dei Regi Lagni. «Gli impianti - ha denunciato il sindacalista - stanno funzionando a non più del dieci per cento della loro potenzialità, in quanto non c'è da diversi anni alcuna manutenzione alle strutture. Tutto questo provoca oltre ad un grave inquinamento marino la fuoriuscita dai depuratori dei fanghi non trattati. E il rischio della diffusione di una qualche epidemia è più che reale». L’esito dell’incontro di ieri alla Regione ha aperto però uno spiraglio alla crisi.

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