Il suo incarico sarà svolto temporaneamente da Trezza ma c’è già chi sta profilando il rischio-commissariamento

Cosmari, Guarino lascia e accusa

Il presidente si dimette: «Clima insopportabile soprattutto nei rapporti con l’Asa»
6 dicembre 2008 - Michele De Leo
Fonte: Il Mattino Avellino

Stavolta è andato tutto secondo copione. Il Cda del Cosmari riunitosi ieri non ha riservato sorprese: il presidente Antonio Guarino (nella foto sopra) si è dimesso dall'incarico. Il consorzio è ora affidato al vice Sergio Trezza. Il sindaco di Solofra ha venti giorni a disposizione per tornare sui suoi passi e sedersi nuovamente sulla massima poltrona dell'ente di via Dalmazia. Ma, stavolta, difficilmente si assisterà ad un nuovo passo indietro. Guarino, infatti, è alle sue seconde dimissioni. Aveva già rimesso l’incarico nello scorso mese di agosto, complici le difficoltà dell'avvio della differenziata nel capoluogo, la scelta della Corcosol per la trasferenza dell'umido e le scritte minacciose apparse sui muri di Solofra (su cui nessuno ha fatto mai chiarezza), salvo poi fare dietrofront dopo che il Cda aveva respinto le sue dimissioni e numerosi amministratori lo avevano invitato a ripensarci. Per questo, in attesa di comunicazioni ufficiali sul futuro dei consorzio che, al momento, sono nel limbo (dovevano essere sciolti lo scorso 30 novembre e non c'è ancora nessuna norma che ne proroghi la loro attività, e un mancato accordo politico porterebbe al commissariamento), il centrosinistra sarà chiamato a riavviare le discussioni per indicare un nuovo presidente che possa proseguire i percorsi intrapresi (differenziata nel comune capoluogo) e lavorare per la risoluzione dei numerosi problemi, primo tra tutti il recupero crediti dai comuni e la copertura dell'ingente debito nei confronti dell'Asa. Sono proprio questi i motivi principali che hanno spinto Guarino a gettare la spugna: «Sono amareggiato. Il clima è insopportabile soprattutto nei rapporti con l'Asa». Dichiarazioni che non mancheranno di suscitare la replica dell’Asa guidata da Romano. Il presidente dimissionario ha ribadito anche le difficoltà di gestione del doppio mandato di sindaco di Solofra e presidente del Cosmari Av1 (ci sarebbe, secondo alcuni, il conflitto di interessi). Che, però, sarebbero state superabili se non fossero state acuite dalle difficoltà, le polemiche (legate anche al fatto che Solofra sia uno dei comuni maggiormente indebitati nei confronti del consorzio, ndr) e le pressioni dell'ultimo periodo. In questa prima fase, sperando in una nuova figura e della sua elezione nell'assemblea dei sindaci, sempre che Guarino non ci ripensi, il Cosmari sarà gestito da Trezza: «Nei prossimi giorni mi sentirò con i colleghi del consiglio per fare il punto della situazione e decidere unitariamente il percorso da seguire in questa fase. Sarei propenso a che si portasse avanti esclusivamente l'ordinaria amministrazione». Trezza, però, avverte politica e istituzioni sul futuro: «Non è questione di nomi. Ci vuole progettualità e capacità di risolvere i problemi, soprattutto nell'interesse dei lavoratori. Nella vicenda con l'Asa abbiamo trovato un tampone, ma è necessario superare questa fase difficile attraverso l'impegno di tutti. La decisione di Guarino, intanto, ha provocato numerose e diverse reazioni. «Sono sorpreso e dispiaciuto - evidenzia il sindaco di Avellino Galasso - che il Cosmari perda il presidente con il quale avevamo avviato una fase di programmazione nella quale abbiamo anche raccolto buoni risultati con la differenziata nel capoluogo. Aspetto di sentirlo per verificare i motivi reali che lo hanno spinto a questa scelta».

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