Rifiuti, i pm: proroga di indagini su Bassolino
Una richiesta di proroga delle indagini è stata indirizzata al presidente della Regione Antonio Bassolino, ma anche ai due ex esponenti del commissario antirifiuti Raffaele Vanoli e Salvatore Acampora. L’accusa contestata ai tre indagati è di traffico illecito di rifiuti, reato mosso a carico del governatore all’inizio di ottobre con un avviso di garanzia e una serie di accertamenti patrimoniali. Ora la nuova mossa della Procura, che investe anche due esponenti della ex cabina di regìa del commissariato antirifiuti in Campania. Probabile - a voler interpretare la strategia degli inquirenti - che la Procura punti a nuovi accertamenti patrimoniali. Una mossa da ricondurre ai blitz avvenuti in questi mesi a Cortona, la villa in Toscana dell’ex deputato Ds Pino Petrella (estraneo alla vicenda rifiuti) a caccia di proventi dei presunti traffici illeciti contestati agli indagati. Un’inchiesta condotta dai pm Giuseppe Noviello e Paolo Sirleo, alla luce di un’ipotesi di fondo: i lavori per la realizzazione della villa in Toscana potrebbero essere stati commissionati almeno in parte da Bassolino. Che avrebbe occultato - secondo l’impianto accusatorio - parte dei proventi illeciti. Un’ipotesi tutta da dimostrare, va chiarito. Nel corso delle ultime settimane, i pm hanno anche interrogato l’architetto napoletano Vincenzo Caruso, titolare dei lavori condotti nella villa a Cortona. L’architetto ha messo una serie di punti fermi nel corso dell’inchiesta: la villa era di Petrella, ma anche Bassolino voleva andare ad abitarci. Caruso ha poi lasciato il cantiere nel 2005, per una serie di divergenze rispetto alla conduzione dei lavori. Indagato per una violazione edilizia, l’architetto ha ribadito di non aver consumato alcun abuso nella gestione dei lavori. Il supplemento d’inchiesta ora potrebbe portare nuovi tasselli al mosaico della Procura. Acampora e Vanoli - difesi dai penalisti Lucio Majorano, Ilaria Criscuolo e Giovanbattista Vignola - ora attendono gli esiti della richiesta di proroga, che dovrà passare attraverso il vaglio del gip del Tribunale di Napoli.