LAVORATORI MOBILITATI

Asa, a rischio stipendi e tredicesime

2 dicembre 2008 - Michele de Leo
Fonte: Il Mattino Avellino

Un'assemblea straordinaria con i lavoratori. E la richiesta di un incontro urgente al prefetto. Organizzazioni sindacali e maestranze Asa sono fortemente preoccupate per il braccio di ferro che il Cosmari Av1 e l'azienda, suo braccio operativo, stanno portando avanti da settimane sulle pendenze economiche tra le due parti. A riguardo, «a seguito delle comunicazioni ricevute che non danno alcuna certezza sul salario e sulle prospettive», è stata convocata per questa mattina un'assemblea urgente dei lavoratori dell'Asa. Inoltre, Cgil, Cisl e Uil hanno richiesto al prefetto «una convocazione urgente di Asa e Cosmari», per affrontare «la grave situazione che si è determinata e che rischia di mettere in discussione le retribuzioni dei lavoratori ed il futuro delle maestranze ed avere ricadute sul servizio». Le organizzazioni di categoria mirano ad ottenere una convocazione ad horas, che dovesse arrivare già in mattinata farebbe slittare la prevista assemblea. Intanto, i rapporti tra le parti si fanno sempre più tesi e la situazione rischia di implodere. Ieri è fallito anche l'ennesimo tentativo, stavolta politico, di mediazione. Dopo gli annunci di accordo delle scorse settimane, i piani di ammortamento che il presidente del Cosmari Guarino aveva annunciato e presentato, la trattativa, così come i rapporti tra le parti, si sono raffreddati per la questione cosmarini, i lavoratori del consorzio che per diversi mesi hanno collaborato con l'Asa. Nell'ultimo periodo i vertici di Asa e Cosmari hanno intessuto un fitto scambio di missive, utilizzando spesso toni forti. Fino all'ultima lettera, che il presidente dell'azienda di viale Italia Romano ha inviato a Commissariato, Regione, Provincia, comune capoluogo, sindaci del bacino e organizzazioni di categoria, nella quale si rappresenta una situazione drammatica che fa evidenziare «l'impossibilità dell'azienda ad onorare il pagamento delle spettanze mensili alle proprie maestranze e la tredicesima» ed il rischio concreto «di passare ad una situazione di stallo, ormai imminente, che determinerà anche la sospensione dei servizi per l'impossibilità di movimentare mezzi ed attrezzature».

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