Dopo il nuovo regolamento con il quoziente familiare si stima il costo del servizio e il carico sui contribuenti

Tassa sui rifiuti, ecco la nuova bolletta

Il Comune studia le aliquote. Picarone: «Concertazione con associazioni di categoria e consumatori»
26 novembre 2008 - Alfonso Schiavino
Fonte: Il Mattino

Domande ricorrenti: quanto pagheremo per la tassa sui rifiuti? Si prospetta un’altra stangata nel 2009? Per il momento non c’è risposta certa, ma entro pochi giorni sapremo. Il nuovo regolamento comunale della Tarsu - descritto ieri su queste pagine - aggiorna il sistema impositivo introducendo la quota variabile (ampiezza del nucleo familiare per le utenze domestiche e coefficiente di produzione rifiuti per le attività economiche, divise in categorie). Ma questo è ”soltanto” il criterio di prelievo. Adesso Palazzo di Città deve fare la manovra tariffaria, cioè parlare di numeri. E di soldi. Primo obiettivo: stabilire quanto spendiamo per l’igiene urbana - e soprattutto quanto spenderemo l’anno prossimo. Come noto, a Salerno è partita la raccolta differenziata spinta, che già coinvolge tutta la zona orientale. Il Comune definisce il servizio «molto dispendioso». D’altro canto diminuisce la spazzatura avviata in discarica e aumentano i materiali riciclabili, elementi che arricchiscono le casse municipali. Insomma, è il momento di tirare le somme. «Stiamo lavorando sui dati», dice Franco Picarone, assessore al Bilancio: «La Tarsu è una tassa di scopo, quindi deve coprire i costi del servizio. Se la spesa scenderà o rimarrà immutata, non ci saranno aumenti sulla bolletta». In ogni caso, stabilito il costo, poi bisognerà distribuire il conto fra i contribuenti: utenze domestiche (che copriranno il 57% del totale) e non domestiche (43%). Con la definizione delle aliquote risalteranno le novità della manovra. Le famiglie, per esempio, pagheranno una tariffa che scaturisce da due voci: l’ampiezza dell’appartamento inciderà per il 70%, il numero dei componenti per il 30%. Più persone vivono in casa, maggiore è la quantità di rifiuti, un po’ più si paga. Questa è la filosofia del nuovo sistema (limitatamente alla quota del 30%). Dovrebbero trarne vantaggio i nuclei meno numerosi (fino a 2 membri, forse 3). Ma è difficile stabilire adesso il punto di equilibrio (rispetto all’importo del 2008). Gli amministratori non hanno introdotto il parametro del reddito, che pure era stato proposto. Però rimangono esenzioni e sgravi per le fasce povere (a determinate condizioni). «Nei prossimi giorni - annuncia Picarone - partirà una fase di concertazione con le associazioni dei consumatori e le organizzazioni di categoria per discutere il sistema tariffario». Un dubbio: non è un po’ tardi? «No. Non abbiamo ancora stabilito aliquote e sottocategorie economiche». Inoltre, visto che la quota variabile non rende perfettamente equo il tributo, il Comune sta studiando come ”pesare” i materiali che ogni famiglia manda a riciclo. Codici a barre? Chip? Queste le alternative. I cittadini virtuosi potrebbero avere sconti sulle bollette. Se cominciassimo nel 2009, il ”premio” potrebbe arrivare alla fine dello stesso anno o, più probabilmente, nel 2010.

Powered by PhPeace 2.6.4