Rifiuti pericolosi, arrestato e condannato a quattro mesi
Monteforte Irpino. Primo arresto in Irpinia in ottemperanza al decreto legge numero 172/08, fortemente voluto dal Governo Berlusconi e dal sottosegretario Bertolaso per dare una sferzata alla incivile e dannosa prassi dell'abbandono dei rifiuti. Le manette sono scattate ai polsi di N. A., meccanico 19enne di Monteforte Irpino, che si liberava di rottami di auto e motorini in una discarica abusiva che aveva lui stesso "allestito" vicino casa. Difeso dall'avvocato Giovanna Perna, è stato processato con rito direttissimo presso il Tribunale di Avellino dinanzi il giudice monocratico Ceccarelli già ieri mattina. Per lui il pubblico ministero aveva chiesto un anno di reclusione; è stato invece condannato a 4 mesi, pena sospesa dunque già rimesso in libertà. E ricorrerà in appello. Dissequestrato il materiale, previa bonifica a carico dell’imputato. Del resto le misure urgenti approvate dal governo di recente (l'entrata in vigore del decreto legge risale infatti al 6 novembre scorso) prevedono pene molto severe per chi si libera dei rifiuti in aree non autorizzate. L'articolo 6, che disciplina l'aspetto sanzionatorio, infatti prevede che chi "in modo incontrollato o presso siti non autorizzati abbandona, scarica, deposita sul suolo o nel sottosuolo o immette nelle acque superficiali o sotterranee rifiuti pericolosi, speciali ovvero rifiuti ingombranti domestici e non, e' punito con la reclusione fino a tre anni e sei mesi". L'uomo, in particolare, aveva "depositato" presso il terreno di Via Gaudi attiguo alla sua abitazione, circa trenta metri cubi di rifiuti, su un'area di quaranta metri quadrati. Una vera e propria discarica abusiva "sotto casa", che non è però passata inosservata ai carabinieri di Monteforte, impegnati nella quotidiana perlustrazione della zona. Anche questa attività di tutela ambientale, infatti, rientra in un ampio piano di controllo e prevenzione, in questo caso coordinato dalla Compagnia di Baiano diretta dal capitano Raffaele Iacuzio. Peraltro quelli ammassati dal giovane non erano normali immondizie casalinghe, ma i residui, gli scarti della officina meccanica. Proprio quei rifiuti speciali o pericolosi cui fa riferimento il decreto legge: in particolare marmitte, pezzi di carrozzeria di automobili e ciclomotori (rientranti tra i rifiuti speciali) ed oli esausti e batterie (rientranti tra quelli pericolosi). L'arresto del meccanico montefortese è il primo per la provincia di Avellino, ma segue quelli già posti in essere in altre province da quando il discusso decreto legge (che, si ricorderà, prevede l'arresto per questo reato solo in Campania) è stato approvato.