L’obiettivo del Comune è prevedere l’impianto nel vecchio depuratore Il Pdl: scelta da rivedere

Sito anaerobico, il progetto non cambia

Mondragone, la maggioranza boccia la mozione del centrodestra. Seduta fiume del Consiglio
25 novembre 2008 - Gabriella Cuoco
Fonte: Il Mattino Caserta

«È impensabile immaginare a pochi metri dalla spiaggia la realizzazione di un sito anaerobico. Chiediamo la revoca della delibera di giunta, che dispone all’interno del depuratore, la nascita di un digestore». La compattezza del centrodestra, ieri sera, durante l’assemblea consiliare in seduta straordinaria in materia di rifiuti, non è bastata a far cambiare idea alla maggioranza che, attraverso la voce dell’assessore all’ambiente Mario Fusco e nella parte finale anche del sindaco di Mondragone Achille Cennami, ha respinto senza remore le numerose critiche elencate nell’interpellanza, trasformatasi in seguito in mozione. L’amministrazione è apparsa, ancora una volta, dopo l’incontro svoltosi la scorsa settimana nel salone della chiesa di San Rufino alla presenza dei rappresentanti delle associazioni di categoria e degli operatori balneari, convinta di voler trasformare il dismesso depuratore, dislocato sul lungomare sud, in un digestore all’avanguardia bocciando all’unanimità la proposta di mozione presentata dall’opposizione. «Il nostro obiettivo - dice l’assessore Fusco - è di far funzionare nuovamente l’impianto di depurazione, in quanto attualmente scarica a mare solo materiale fecale. Se l’assessore regionale all’Ambiente Ganapini ci garantisce i finanziamenti anche per l’abbattimento dell’attuale depuratore, possiamo pensare di dare una diversa dislocazione al sito anaerobico». La maggioranza apre così uno spiraglio ma gli otto consiglieri del Pdl e di «Fi verso il Pdl» sono irremovibili e chiedono di conoscere i motivi che hanno spinto l’amministrazione a non aprire, su un’ipotetica costruzione di un sito anaerobico nel depuratore cittadino attualmente non funzionante, più di un colloquio in città con le associazioni di categoria ma soprattutto le ragioni che hanno prevalso nel non prendere in considerazione, le prescrizioni e i vincoli imposti dal Prg, non tenendo conto dell’iter procedurale, relativo al Piano di utilizzo della fascia costiera. Ma non solo. Secondo i due gruppi consiliari Pdl e «Fi verso il Pdl», la maggioranza non ha valutato attentamente l’ipotesi di poter localizzare il sito a digestione anaerobica nella zona interna industrializzata, lontana dal centro abitato. Puntali le dichiarazioni di voto di tutti i consiglieri, in particolare quelli di maggioranza, che non hanno risparmiato stoccate sulle decisioni prese in passato dall’ex giunta Conte. «Il nostro depuratore è dismesso - dice il consigliere dell’Udc Alessandro Prisco - e ciò significa che scarica nel nostro mare solo materiale altamente inquinante. Abbiamo colto al volo la possibilità di ricevere un finanziamento da parte della Regione per dare funzionalità a una struttura ormai sepolta da tempo». In sintonia anche Angelo Calci del Pd: «Il digestore - dice il consigliere - sarà di trattamento in odore e non si sentiranno miasmi. Ho visitato il sito di Viareggio, accompagnato da esperti del settore, ed è davvero il fiore all’occhiello della Versilia». Bocciata, quindi, la mozione il progetto resta lo stesso, ovvero quello presentato in Regione, per partecipare al bando pubblicato sul Burc del 18 agosto scorso, per ricevere una parte del megafinanziamento per la costruzione di un digestore. La discussione sarebbe dovuta continuare sempre in materia di rifiuti, spostando i riflettori sulla gestione della raccolta sul territorio. L’assessore all’Ambiente avrebbe dovuto illustrare le motivazioni che hanno spinto l’amministrazione a intraprendere la strada della costituzione di una società a capitale pubblico, dipendente esclusivamente dall’ente di viale Margherita, ma intorno alla mezzanotte è scoppiata una polemica con la richiesta della maggioranza, con il consigliere Antonio Federico, di spostare la discussione a venerdì.

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