A Pianodardine quattrocento ecoballe al giorno
Sette mesi dopo la storia si ripete. Stavolta senza alcuna protesta o presa di posizione di amministratori e cittadini. Sette mesi dopo l'Irpinia si ritrova a fronteggiare l'arrivo di altre centinaia di tonnellate di rifiuti. I compattatori carichi di ecoballe non trovano ostacoli nel loro percorso verso Pianodardine. Nell'aria si avverte solo indignazione e un grosso senso di impotenza. È ripreso nella mattinata di ieri il conferimento e l'abbancamento di ecoballe presso il sito di stoccaggio di Pianodardine. Ne arriveranno 400 al giorno. Il sito dovrebbe ospitarne 20mila in totale. L'intesa prevedeva, però, che a Pianodardine arrivassero solo ecoballe prodotte dall'attiguo Cdr, per uno stoccaggio provvisorio che sarebbe durato fino al 31 maggio. Stavolta, invece, il provvedimento parla di rifiuti provenienti da tutti gli impianti della regione. E, almeno al momento, non c'è alcun limite temporale per lo stoccaggio. Con l'avvio del conferimento e dell'abbancamento, le operazioni sono coordinate dal Cosmari Sa2, è stato avviato il trasferimento delle circa duemila ecoballe che bloccavano l'attività del Cdr. L'impianto, però, non ha ancora ripreso la propria attività. Nel provvedimento della struttura commissariale, intanto, non si fa riferimento alle circa 800 ecoballe stoccate ancora a campo Genova e le altre mille abbancate presso la stazione di trasferenza di Flumeri. Per queste ultime si è già messo in moto il sindacato. «Abbiamo inoltrato - evidenzia Caso della Cisl - richiesta alla Prefettura affinché si faccia portavoce con la struttura commissariale della necessità di rimuovere i rifiuti stoccati presso l'impianto di Flumeri». Della questione campo Genova, invece, si è interessata l'amministrazione della città capoluogo. «Abbiamo già avuto - spiega il sindaco Galasso - alcuni contatti con il commissariato. Conto di avere al più presto un dialogo con Giannini per chiedere il trasferimento delle ecoballe ancora stoccate a campo Genova e conoscere il programma per Pianodardine». In questo senso, non è da escludere, nei prossimi giorni, una protesta di amministratori e cittadini della zona. «È il momento - dice Franco Mazza - che parli la politica, che però è assai distratta dal prossimo appuntamento elettorale». Rincara la dose il sindaco di Prata, Tenneriello: «Oggi conto di incontrare i colleghi amministratori della zona per verificare l'opportunità di mettere in piedi iniziative di protesta».