Compostaggio? Non ci sono ritardi

Ganapini contro De Luca «Rispetti le prescrizioni»
20 novembre 2008 - g.c.
Fonte: Il Mattino Salerno

«L’impianto di compostaggio? Troppo piccolo per la mole di fondi richiesti dal sindaco. Il termovalorizzatore? Troppo grande per la quantità di rifiuti prodotta dalla città e della provincia». Walter Ganapini, assessore regionale all’Ambiente, racconta al convegno organizzato dalla federazione provinciale dei Verdi, il tempestoso rapporto con De Luca (che nei giorni scorsi aveva detto che all’assessorato all’Ambiente «dormono»). «Mi sono meravigliato per le sue dichiarazioni sull’impianto di compostaggio. Noi non dormiamo ed abbiamo impiegato tre settimane di lavoro per esaminare il suo progetto». E spiega che si è trattato di un difficile rapporto, «nonostante De Luca sia venuto da noi un pomeriggio intero a spiegarci quel che intendeva fare». Com’è finita? «Con una lettera di De Luca all’assessorato con una frase irrituale». Quale? «Non seguirò le vostre prescrizioni, vado avanti». Cosa era successo? «Noi avevamo chiesto al sindaco di presentare un progetto per l’impianto di compostaggio che fosse adeguato ai 24 milioni di euro che aveva richiesto. E su 124 progetti presentati, quello di Salerno è stato il primo che abbiamo esaminato. Una cifra senza precedenti per noi che, tuttavia, era disponibile in caso si fosse in presenza di un progetto adeguato. Alla fine dell’esame del suo progetto abbiamo proposto delle prescrizioni, insomma delle modifiche all’impianto. La risposta è arrivata via lettera, noi andiamo avanti e non terremo conto delle vostre prescrizioni. Ma io sono fiducioso e ritengo che in brevissimo tempo di chiarire le questioni e incontrarci con il sindaco per procedere sulla strada corretta». Uguale il discorso sul termovalorizzatore. «So che ci sono stati dubbi molto forti da parte delle imprese, tutte di primissimo livello, che avrebbero voluto concorrere per la realizzazione dell’impianto. Ma alla verifica del progetto di Salerno coloro che avrebbero dovuto fare l’ingentissimo investimento hanno posto una domanda: la provincia di Salerno è in grado di produrre la quantità di rifiuti necessaria a far funzionare questi impianti? E inoltre hanno richiesto che fosse possibile attivare il sistema del Cip 6, il finanziamento statale dell’energia prodotta da rifiuti. Sia per la prima questione che per la seconda hanno ricevuto risposte negative: insomma si tratta di impianti sovradimensionati rispetto alla quantità di rifiuti prodotti in provincia di Salerno, mentre il Cip 6 com’è noto non è stato garantito dal Governo». E allora? «C’è un progetto di termovalorizzatore simile a quello di Torino per il quale concorre una sola impresa». Poi scattano i complimenti: «L’85% di raccolta differenziata è un risultato importantissimo. Salerno è la locomotiva della Campania, la Milano della regione». E Cardalesi, Ragosta e Calabrese ripropongono la loro strategia: «Partecipare al governo dei processi perchè non siamo il partito del no». Calabrese annuncia l’avvio del terzo step della raccolta differenziata e iniziative come la vendita «alla spina» dei detersivi e la consegna di 35 mila tanichette per gli oli di cucina usati dalle famiglie dei salernitani. E il termovalorizzatore? «Vediamo come va la raccolta differenziata, sicuramente i cinque proposti da Berlusconi sono troppi», dice Calabrese. » Ragosta e Cardalesi annunciano la ripresa dell’attività politica: «Non siamo morti, ci siamo e combattiamo». Una lista Verde alle elezioni provinciali in appoggio a Villani, molti candidati ai consigli comunali e finanche un candidato sindaco a Sarno.

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