Bene anche il Vomero Maglia nera a Napoli Est Boom di richieste da Chiaiano e Pianura

Ingombranti, la pagella: all’Arenella i più virtuosi

Posillipo, denunciati amministratore e portiere di un condominio
19 novembre 2008 - Gerardo Ausiello
Fonte: Il Mattino

Ingombranti I cittadini più virtuosi abitano all’Arenella, quelli negligenti nei quartieri Mercato e San Giovanni a Teduccio. È la speciale classifica relativa al corretto smaltimento dei rifiuti ingombranti a Napoli, elaborata in base alle telefonate ricevute dal call center dell’Asìa, l’azienda guidata da Pasquale Losa e Daniele Fortini che si occupa dell’igiene ambientale. Nella scorsa settimana si è registrato un boom di contatti: dal 10 al 15 novembre, in particolare, sono stati 2.737 i napoletani che hanno richiesto l’intervento degli operatori autorizzati per disfarsi di elettrodomestici e mobili. Oltre il doppio rispetto a quelli della seconda settimana di ottobre (dal 13 al 18 il numero verde 800.16.10.10 ha infatti ricevuto 1.268 chiamate). In proiezione, se la tendenza sarà costante, in trenta giorni i contatti arriveranno a 10.948 contro i 5.072 di ottobre. Che cosa è cambiato in così poco tempo? È innanzitutto entrato in vigore il decreto che prevede l’arresto per chi deposita abusivamente gli ingombranti in strada. E poi, passo dopo passo e non senza difficoltà, l’Asìa sta ampliando le zone della raccolta differenziata porta a porta: dopo i Colli Aminei, è ora la volta di Ponticelli, Chiaiano e Bagnoli. Così, a distanza di un mese, gli appuntamenti per il ritiro degli ingombranti all’Arenella sono passati da 158 a 261, al Vomero da 121 a 232. Sul podio sale anche Fuorigrotta (a novembre 220 contatti), seguono a ruota Chiaia (216) e San Carlo all’Arena (178). Bene, poi, Soccavo (da 79 a 162 telefonate) e Pianura (133 chiamate contro le appena 46 di ottobre), il quartiere della rivolta anti-discarica e dei primi arresti per il deposito fuorilegge di ingombranti. Nella lista dei virtuosi entrano, infine, Avvocata, San Lorenzo, Secondigliano, Bagnoli e Chiaiano, dove sorgerà lo sversatoio individuato dal governo. Il fanalino di coda spetta, invece, a San Giovanni a Teduccio e Mercato (solo 18 richieste in 6 giorni), ma anche a San Pietro a Patierno: qui si sale a 24 (nella seconda settimana di ottobre erano appena 7). Non brillano i quartieri del centro (San Giuseppe, Porto e Vicaria), così come Piscinola e Scampia, nella periferia settentrionale. Pochi passi in avanti si registrano, inoltre, a Miano (43 chiamate al call center), Barra (52), Stella (60), Ponticelli (62), Montecalvario e Poggioreale. Non danno il buon esempio, infine, i quartieri della Napoli bene, Posillipo e San Ferdinando. Intanto continuano gli arresti per lo smaltimento fuorilegge: ieri sono scattate le manette per otto persone, tra cui due nomadi sorpresi a Pozzuoli, mentre altre quattro sono state denunciate. Tra queste un amministratore e un portiere di un condominio di Posillipo, ad opera del maresciallo dei carabinieri Fiorentino, per il trasporto abusivo di rifiuti raccolti tra gli appartamenti. Gli arrestati sono Gennaro Zinzi, 42 anni, Ciro Brandi e Pasquale D’Andrea, entrambi 40enni, tutti già noti alle forze dell’ordine, bloccati tra Posillipo e Fuorigrotta mentre smaltivano ingombranti e rifiuti speciali (mobili usati, elettrodomestici, ferro arrugginito e batterie per auto). Stesso copione tra San Giovanni a Teduccio e Ponticelli: in cella sono finiti Luigi Cafarelli, 33enne, Raffaele Ascione, di 26 anni, e Raffaele D’Auria, di 44 anni, i loro veicoli sottoposti a sequestro. Tutti gli arrestati verranno giudicati per direttissima.

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