Pianura, rifiuti nelle strade mancano 400 cassonetti
27 ottobre 2008 - Ottavio Lucarelli
Fonte: Repubblica Napoli
Quattrocento cassonetti ancora da installare in tutto il quartiere e rifiuti sparsi per strada: sacchetti, cartoni, mobili, legna, servizi igienici.
Via Montagna Spaccata, il "boulevard" di Pianura, non è stata baciata dal miracolo di Berlusconi e Bertolaso e così tutte le strade del quartiere della periferia flegrea, teatro a gennaio della rivolta contro la riapertura della discarica di Contrada Pisani, restano grandi sversatoi a cielo aperto. Situazione che peggiora con il passare dei giorni e che ieri ha riproposto immagini dei mesi scorsi con l´immondizia ammassata per centinaia di metri ai bordi delle strade.
Quattrocento cassonetti da installare per sostituire quelli distrutti a gennaio, incendiati, utilizzati per le barricate e poi rottamati. Rivolta che ha portato ultras in carcere, il consigliere comunale Marco Nonno prima in carcere e poi agli arresti domiciliari, l´assessore comunale Giorgio Nugnes prima detenuto in casa e poi sottoposto al "divieto di dimora" a Pianura, il quartiere in cui è nato e in cui vive. Una rivolta che oltre all´inchiesta giudiziaria ha anche prodotto la distruzione di cinquecento cassonetti di cui solo cento già sostituiti.
«Gli altri - spiega Gennaro Mola, assessore alla Nettezza urbana - saranno installati gradualmente. In città, complessivamente mancano oggi duemilaquattrocento cassonetti e la ditta che ha l´appalto ce li consegna al ritmo di centoventi alla settimana. Questa l´eredità sia delle rivolte dei mesi scorsi sia di atti di teppismo che sono proseguiti anche nelle settimane in cui la crisi più acuta era stata lasciata alle spalle».
Una rivolta all´inizio del 2008 per bloccare la riapertura della discarica di Contrada Pisani. Una rivolta per poi ritrovarsi a vivere in un quartiere-discarica con la spazzatura ammassata in strada da settimane.
«Nell´installazione graduale dei cassonetti - chiarisce l´assessore Mola - stiamo privilegiando le strade più strette, per cui via Montagna Spaccata sarà servita per ultima. Una scelta che rende certamente più visibili le difficoltà nella raccolta in queste settimane, ma che è dettata dal fatto che nelle strade più strette bisogna garantire la viabilità mentre in via Montagna Spaccata, che è particolarmente larga, non c´è un rischio di interruzione del traffico. È evidente che in questa fase, finché non ci saranno consegnati i duemilaquattrocento cassonetti mancanti, si registra un sovraccarico di lavoro per i netturbini dell´Asia ed è chiaro che, una volta reinstallati i cassonetti, anche questa spazzatura sparirà dalle strade».
Una lunga scia di immondizia nelle strade di Pianura, interi marciapiedi invasi dai rifiuti anche in altri quartieri di periferia, da Miano a Ponticelli. Ma anche nel centro storico dove, denuncia l´associazione "Verdecologista", i turisti si sono imbattuti ieri mattina in montagne di immondizia soprattutto in largo Donnaregina, nei pressi di via Duomo, e all´interno della mini area archeologica di piazza Bellini, «il cui fossato è sommerso da cartacce, lattine, giornali, bottiglie di vetro e di plastica». Mentre «l´isola pedonale di piazza Dante era tranquillamente utilizzata come parcheggio domenicale per auto e motociclette».
Crisi nella raccolta dei sacchetti in periferia e in tanti centri della provincia. Anche in quelli che continuano a ospitare le ecoballe in attesa degli inceneritori. È accaduto ieri a Villa Literno in provincia di Caserta. Un incendio in una piazzola di un sito di stoccaggio dove, denuncia il sindaco Enrico Fabozzi, «non è la prima volta che ciò avviene con il risultato di produrre veleni e nuovi rifiuti speciali». Fabozzi ha chiesto perciò un sistema di videosorveglianza del sito e una vigilanza armata da parte dei militari «come per tutte le altre discariche della Campania».
Quattrocento cassonetti da installare per sostituire quelli distrutti a gennaio, incendiati, utilizzati per le barricate e poi rottamati. Rivolta che ha portato ultras in carcere, il consigliere comunale Marco Nonno prima in carcere e poi agli arresti domiciliari, l´assessore comunale Giorgio Nugnes prima detenuto in casa e poi sottoposto al "divieto di dimora" a Pianura, il quartiere in cui è nato e in cui vive. Una rivolta che oltre all´inchiesta giudiziaria ha anche prodotto la distruzione di cinquecento cassonetti di cui solo cento già sostituiti.
«Gli altri - spiega Gennaro Mola, assessore alla Nettezza urbana - saranno installati gradualmente. In città, complessivamente mancano oggi duemilaquattrocento cassonetti e la ditta che ha l´appalto ce li consegna al ritmo di centoventi alla settimana. Questa l´eredità sia delle rivolte dei mesi scorsi sia di atti di teppismo che sono proseguiti anche nelle settimane in cui la crisi più acuta era stata lasciata alle spalle».
Una rivolta all´inizio del 2008 per bloccare la riapertura della discarica di Contrada Pisani. Una rivolta per poi ritrovarsi a vivere in un quartiere-discarica con la spazzatura ammassata in strada da settimane.
«Nell´installazione graduale dei cassonetti - chiarisce l´assessore Mola - stiamo privilegiando le strade più strette, per cui via Montagna Spaccata sarà servita per ultima. Una scelta che rende certamente più visibili le difficoltà nella raccolta in queste settimane, ma che è dettata dal fatto che nelle strade più strette bisogna garantire la viabilità mentre in via Montagna Spaccata, che è particolarmente larga, non c´è un rischio di interruzione del traffico. È evidente che in questa fase, finché non ci saranno consegnati i duemilaquattrocento cassonetti mancanti, si registra un sovraccarico di lavoro per i netturbini dell´Asia ed è chiaro che, una volta reinstallati i cassonetti, anche questa spazzatura sparirà dalle strade».
Una lunga scia di immondizia nelle strade di Pianura, interi marciapiedi invasi dai rifiuti anche in altri quartieri di periferia, da Miano a Ponticelli. Ma anche nel centro storico dove, denuncia l´associazione "Verdecologista", i turisti si sono imbattuti ieri mattina in montagne di immondizia soprattutto in largo Donnaregina, nei pressi di via Duomo, e all´interno della mini area archeologica di piazza Bellini, «il cui fossato è sommerso da cartacce, lattine, giornali, bottiglie di vetro e di plastica». Mentre «l´isola pedonale di piazza Dante era tranquillamente utilizzata come parcheggio domenicale per auto e motociclette».
Crisi nella raccolta dei sacchetti in periferia e in tanti centri della provincia. Anche in quelli che continuano a ospitare le ecoballe in attesa degli inceneritori. È accaduto ieri a Villa Literno in provincia di Caserta. Un incendio in una piazzola di un sito di stoccaggio dove, denuncia il sindaco Enrico Fabozzi, «non è la prima volta che ciò avviene con il risultato di produrre veleni e nuovi rifiuti speciali». Fabozzi ha chiesto perciò un sistema di videosorveglianza del sito e una vigilanza armata da parte dei militari «come per tutte le altre discariche della Campania».