Rifiuti, 50 arresti in 10 giorni

18 novembre 2008 - Dario Del Porto
Fonte: Repubblica Napoli
Gli ultimi tre arresti sono stati eseguiti ieri dai carabinieri della stazione Posillipo: trasportavano e scaricavano materiale ingombrante o rifiuti pericolosi come batterie d´auto, eternit, scarti di lavorazioni edili o meccanici. 
Nel corso della stessa operazione, i militari hanno inoltre denunciato a piede libero l´amministratore di un parco della zona e un inserviente perché accusati aver trasportato a bordo di un furgone i rifiuti dei residenti per scaricarli, fuori dagli orari consentiti dalla legge, nei cassonetti che erano stati spostati senza autorizzazione in un luogo diverso da quello previsto.
Con i tre di ieri, sale dunque a 50 il numero delle persone finite in cella nei primi dieci giorni di applicazione del decreto che ha introdotto sanzioni penali per chi deposita in strada rifiuti ingombranti o pericolosi. Nella stragrande maggioranza dei casi, i provvedimenti sono stati convalidati dai giudici che hanno poi disposto la scarcerazione degli indagati, in alcuni casi accompagnata da misure come l´obbligo di presentazione all´autorità giudiziaria.
Molti imputati sono stati giudicati con rito direttissimo, le condanne pronunciate dal tribunale oscillano in media tra i due e i quattro mesi di reclusione, sempre con il beneficio della sospensione condizionale. Ieri un uomo di 46 anni che era stato arrestato dai carabinieri di Poggioreale è stato condannato a sei mesi, pena sospesa. Sabato i giudici della terza sezione penale hanno inflitto una pena più alta, due anni di reclusione (anche in questo caso con la condizionale e il contestuale ritorno in libertà) per un uomo, Nicola Simeoli, accusato però anche di aver realizzato una discarica non autorizzata nella quale venivano sversati materiali di risulta provenienti da lavori edili. Il suo difensore, l´avvocato Antonio Smaldone, annuncia ricorso in appello. I controlli conclusi con gli arresti sono stati sin qui quasi sempre accompagnati dal sequestro dei furgoncini utilizzati per il trasporto dei rifiuti ritenuto illegale.
Sulla riforma pende l´eccezione di costituzionalità sollevata dal giudice di Torre Annunziata Claudio Marcopido su richiesta del pm Sergio Raimondi: i magistrati della Procura vesuviana, guidata dal procuratore Diego Marmo e dal suo vice Raffaele Marino, hanno segnalato all´attenzione del legislatore la violazione dell´articolo 3 della Carta per la parte del decreto che limita l´arresto in flagranza e le sanzioni penali solo alle condotte poste in essere in Campania. Il premier Silvio Berlusconi si è detto disponibile a valutare la possibilità, in sede di conversione del decreto, di estendere a tutto il territorio nazionale l´efficacia delle sanzioni. Nel frattempo le nuove norme stanno creando qualche problema organizzativo negli uffici giudiziari. Ieri il procuratore capo Giandomenico Lepore ha riunito i sostituti della sezione Ecologia, coordinata dal procuratore aggiunto Aldo De Chiara, per mettere a punto una linea di condotta unitaria: l´orientamento è quello di procedere, laddove possibile, al giudizio direttissimo.
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