CARABINIERI IN AZIONE A POGGIOREALE

Rifiuti abbandonati in strada cinque arresti in ventiquattro ore

17 novembre 2008
Fonte: Il Mattino

Prosegue l’offensiva dei carabinieri contro chi inquina abbandonando per le strade rifiuti ingombranti e pericolosi. Nelle ultime ventiquattro ore i militari del comando provinciale di Napoli, guidato dal colonnello Gaetano Maruccia, hanno messo a segno altri cinque arresti per violazione del decreto sui rifiuti. Oltre ai cinque arresti, altre due persone sono state denunciate in stato di libertà sempre per violazione dello stesso decreto. I carabinieri della compagnia di Castello di Cisterna hanno arrestato a Marigliano Antonio Langella, 54 anni: è stato sorpreso a bordo di un furgone mentre trasportava materiali ingombranti di natura ferrosa; i militari hanno poi denunciato un 31enne di San Gennaro Vesuviano che è stato sorpreso a bordo di un autocarro mentre trasportava rifiuti urbani non pericolosi e un 48enne residente a Marigliano per gli stessi motivi. I carabinieri della compagnia di Torre del Greco, invece, hanno arrestato a Portici Domenico Orseno, 35 anni, sorpreso in flagranza di reato a bordo di un furgone carico di rifiuti ingombranti misti (si trattava di scaffalature, tubi di metallo, pannelli coibentati ed altro materiale elettrico). Gli altri tre arresti sono stati effettuati a Napoli dai carabinieri della compagnia di Poggioreale nei confronti di Salvatore Cozzolino, 48 anni, Vincenzo Tito, 60 anni, e Mohamed Tofek, marocchino 26enne, tutti già noti alle forze dell’ordine. Cozzolino è stato sorpreso mentre trasportava a bordo di un furgoncino rifiuti speciali pericolosi, mentre Tito e Tofek sono stati sorpresi mentre effettuavano attività di raccolta e deposito di rifiuti speciali pericolosi in un box abusivo. Come è già avvenuto nei giorni scorsi, per tutti gli arrestati scatterà ora il processo con rito direttissimo. L’appuntamento è fissato per questa mattina nel nuovo Palazzo di Giustizia del Centro direzionale. Per i denunciati in stato di libertà, invece, proseguiranno le indagini preliminari, e nei loro confronti potrebbe prospettarsi una richiesta di rinvio a giudizio da parte della Procura della Repubblica di Napoli.

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