Veleni a Chiaiano, ispezione della Procura vertice con Bertolaso sul nuovo decreto legge

5 novembre 2008 - Conchita Sannino
Fonte: Repubblica Napoli
«Sostanze pericolose abbandonate a Chiaiano da soggetti da identificare». Ora c´è anche il timbro della Procura regionale ai rifiuti sul ritrovamento di quelle migliaia di tonnellate di amianto ed eternit che hanno riacceso lo scontro tra la struttura del sottosegretario Bertolaso e i comitati dei cittadini contro la discarica. 
Tecnicamente, si tratta di una "ispezione". Su mandato del procuratore capo (nonché procuratore regionale ai rifiuti) Giandomenico Lepore, alle 11 di ieri il pm Antonio D´Alessio mette piede nell´area della futura discarica in area nord e, su segnalazione dello stesso staff del sottosegretario, «a circa 40 metri dal cantiere vero e proprio della discarica», accerta la presenza di quelle scorie pericolose già oggetto di una denuncia e del lavoro di bonifica disposto dal vicario, il generale dell´esercito Franco Giannini. Il pm registra poi un´altra serie di scorie di cadmio e piombo accantonate dopo la bonifica del preesistente poligono di tiro, atto propedeutico alla realizzazione della discarica. Ma è su quel materiale tossico, sulla montagna di amianto gettata lì chissà da quanto - e, per ora, non sottoposta a sequestro - che si accende un altro braccio di ferro con strascico polemico. Slogan sono stati gridati ieri dai portavoce del comitato anti-discarica contro Bertolaso e Giannini, in piazza Plebiscito, a margine delle celebrazioni per la festa del 4 novembre. Intanto, lo stesso Bertolaso ha presieduto in prefettura un vertice di tre ore, con i prefetti, i questori e gli altri vertici delle forze dell´ordine della Campania. Sul tavolo, gli input per una "interpretazione concorde, corretta e chiara" del nuovo decreto legge sui rifiuti (entrerà in vigore nei prossimi giorni), che prevede - tra l´altro - il carcere per chi sversa ingombranti e scioglimenti dei Comuni inadempienti. Si dovrà fare in modo, sottolineano ai vertici della struttura, che «ciascuno faccia la sua parte, dai comuni agli ex consorzi, fino alle forze dell´ordine per un controllo serrato sui luoghi adibiti a discariche abusive».
E intanto altri nodi arrivano sul tavolo di Bertolaso: come l´annuncio di uno sciopero della fame da parte dei due sindaci del vesuviano, Gennaro Langella di Boscoreale, e Agnese Borrelli di Boscotrecase, per protestare contro gli annunciati lavori di realizzazione di una mega-discarica nel vicino territorio di Terzigno, mentre il primo cittadino del comune interessato non ha mai opposto riserva. I vicini di "casa" invece non si rassegnano. «La realizzazione della discarica rifiuti a Terzigno - dice Langella - è una disgrazia per il nostro territorio e non è possibile che nessuno ci dia ascolto. Ho inviato due richieste d´incontro al sottosegretario Bertolaso ma, ad oggi, sono rimaste lettera morta. Voglio essere ascoltato, voglio dialogare, perché, è bene che si sappia, la comunità di Boscoreale pagherà il prezzo più alto e ne trarrà le peggiori conseguenze dalla realizzazione della discarica che sorge a poco più di due chilometri dal nostro confine e in linea d´aria a meno di duecento metri». Sindaci in lotta, scene che tornano, anche a 5 mesi dal piano Bertolaso e dopo una legge e un nuovo decreto sui rifiuti. «Non possiamo arrenderci al decisionismo della militarizzazione - sottolineano loro - Vogliamo credere che esista ancora lo Stato di diritto». Quanto all´incontro mai concesso ai due sindaci, Repubblica gira la domanda alla struttura di Bertolaso. E da Palazzo Salerno rispondono: «Proprio in queste ore il sottosegretario ha incontrato gli studenti di un liceo napoletano, il Labriola, su un progetto di differenziata. Siamo disponibili al dialogo come sempre. Valuteremo senz´altro la possibilità di un incontro».
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