Casal di Principe Dopo la denuncia della casa affittata dai boss

«L'acqua è contaminata» La Nato via da Gomorra

Undici famiglie lasciano le ville della terra dei Casalesi
14 novembre 2008 - Fulvio Bufi
Fonte: Corriere della Sera

Undici famiglie di soldati statunitensi che risiedono a Casal di Principe saranno trasferite nella base militare di Gricignano perché nelle loro attuali abitazioni l'acqua è inquinata. Un'indagine disposta dal Comando della Marina Usa ha evidenziato infatti che dai rubinetti sgorga acqua contaminata da elevata presenza di solventi chimici. Sulla base di queste risultanze il Comando ha stabilito anche di non procedere con ulteriori contratti di affitto non solo a Casal di Principe ma anche a Villa Literno, Marcianise e Arzano. Che fosse ingente il numero di famiglie di soldati americani che vivono nella provincia di Caserta, il Corriere lo aveva scritto il 26 ottobre scorso, quando un articolo di Lorenzo Cremonesi rivelò che almeno una quarantina di case affittate a inquilini statunitensi sono di proprietà di persone legate a clan della camorra, e una in particolare appartiene al boss superlatitante Antonio Iovine, uno dei capi del cartello dei Casalesi. Pochi giorni dopo il comandante in capo delle forze americane in Campania, l'ammiraglio Mark Fitzgerald, diffuse una nota con la quale chiedeva alle istituzioni italiane «l'assistenza necessaria ad assicurare che il nostro personale sia protetto dalle organizzazioni criminali e alloggiato in ambienti sicuri».

Ora l'esito dell'indagine sull'inquinamento dell'acqua viene incontro a questa esigenza del Comando Usa. In effetti le undici famiglie che saranno spostate rappresentano una minima parte di quelle che vivono nella zona, ma a queste bisogna aggiungere le altre trentanove che stavano per prendere casa a Casal di Principe, Arzano, Marcianise o Villa Literno, e che ora sono state invitate a orientarsi su altre zone della regione.
Attualmente in Campania sono circa 1500 le abitazioni affittate a militari Usa, e molte famiglie hanno chiesto al Comando che venga verificata anche per loro la potabilità dell'acqua che, se non per bere, utilizzano per cucinare e lavarsi. Gli accertamenti continueranno ancora, e si protrarranno secondo le previsioni dei responsabili, fino all'autunno del 2009, ma al momento, secondo quanto sostiene il Comando Usa, non c'è alcun motivo per trasferire altre famiglie, oltre a quelle già individuate.
Le indagini sulla qualità dell'acqua sono iniziate la scorsa estate, sull'onda dei timori scatenati dall'emergenza rifiuti che era stata appena superata. I primi risultati, nel mese di settembre, stabilivano che su 166 impianti controllati soltanto in tre casi c'era presenza di acqua contaminata. Si è deciso però di concentrare gli accertamenti in una zona che destava i maggiori sospetti, e in un raggio di un chilometro e mezzo sono venuti fuori tutti gli altri casi.
Ora però c'è un altro problema, e non riguarda più gli americani, che hanno tecnici efficienti e la possibilità di cambiare casa. Toccherà alle autorità sanitarie campane capire perché da alcuni rubinetti di Casal di Principe esce acqua inquinata e soprattutto scoprire in quante case di italiani c'è lo stesso problema, e poi provvedere a mettere in sicurezza la salute di chi fino a oggi, e chissà da quanto tempo, ha bevuto acqua e solventi.

Powered by PhPeace 2.6.4