Termovalorizzatore il giorno delle buste

5 novembre 2008 - a.sch.
Fonte: Il Mattino Salerno

Oggi, un passaggio importante verso la realizzazione del termovalorizzatore salernitano. In Comune si aprono le buste con le offerte per la costruzione e la gestione dell’impianto. Si saprà solo all’ultimo momento quante società hanno deciso di partecipare. Probabilmente saranno le stesse quattro cui Palazzo di città ha diramato l’invito a fine luglio: A2A (Brescia), Hera e Ccc (Bologna), Veolia (società madre francese), Cnim-De Vizia. Il project manager Alberto Di Lorenzo, funzionario del Comune, prevede che serviranno 30-40 giorni per valutare le proposte sulla base di alcuni criteri: qualità del progetto, durata della concessione, veste architettonica eccetera. In effetti le ditte concorrenti, fra le altre cose, hanno dovuto immaginare le caratteristiche estetiche dell’inceneritore, essendo tramontato il progetto di affidare l’incarico a Frank Gehry, l’architetto dei sogni. Chi vincerà l’appalto, dunque, produrrà il progetto esecutivo, edificherà il termovalorizzatore e lo condurrà per un determinato numero di anni. «Però - puntualizza l’assessore Franco Picarone (Bilancio) - il Comune non consegnerà supinamente la gestione ai privati, ma parteciperà e manterrà una quota. Così il Cip6 (il finanziamento statale erogato per la produzione di energia elettrica, ndr) ci darà un certo respiro economico e potrà servire per alleggerire le bollette o per investimenti nei servizi pubblici». Il Cip6, a proposito. Questo incentivo è concesso con decreto congiunto dei ministri all’Ambiente e alle Attività produttive. Stanziamento essenziale, unico reale elemento attrattivo per i privati. A Salerno c’è stata una piccola telenovela, in questi mesi: i fondi arrivano, non arrivano, arrivano di nuovo. Per il momento siamo alla conferma: ci saranno. Anzi, Di Lorenzo precisa che il governo li concederà per 70 megawatt, esattamente la quota richiesta. Il dubbio, adesso, è un altro. Se in città la raccolta differenziata funziona, come dicono le cifre ufficiali. Se le amministrazioni che non smaltiranno correttamente i rifiuti rischiano addirittura il commissariamento, come promette il sottosegretario Guido Bertolaso. Se tutto ciò è vero, perché costruire un altro termovalorizzatore? Si premura di rispondere Picarone. «Innanzitutto - dice l’assessore ricorrendo a un gioco di parole - se la raccolta differenziata funziona, non è vero che vogliamo il termovalorizzatore per non fare la raccolta differenziata. Politicamente, poi, credo sia giusto dare un contributo all’intera regione, perché il problema non è ancora risolto, per niente. Economicamente, infine, ripeto, vogliamo cogliere gli innegabili vantaggi e i ritorni sui servizi pubblici e sulle tariffe».

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