Previsto un investimento di cinque milioni di euro Nel piano della Regione ventidue nuovi stabilimenti

Rifiuti, via al primo impianto di compost

Cantiere aperto a Eboli. Ganapini: strutture fondamentali, serviranno a smaltire 620mila tonnellate
30 ottobre 2008 - Francesco Faenza
Fonte: Il Mattino

Eboli. Posa della prima pietra per l’impianto di compostaggio a Eboli: «È un’opera fondamentale per uscire dall’emergenza rifiuti. Non possiamo ancora cantare vittoria - afferma Walter Ganapini, assessore regiEboli. Posa della prima pietra per l'impianto di compostaggio a Eboli: «È un'opera fondamentale per uscire dall'emergenza rifiuti. Non possiamo ancora cantare vittoria - afferma Walter Ganapini, assessore regionale all'ambiente - Finché i 22 impianti regionali non entreranno tutti in funzione, non usciremo dall'emergenza». Ganapini parla di ciclo di rifiuti, ma anche di dramma economico: «Ci sono piccoli comuni sull'orlo del collasso finanziario. Parlo di comuni virtuosi, tra i primi ad aver avviato la raccolta differenziata. Comuni però oberati dai costi dello smaltimento dei rifiuti organici che continuiamo ad effettuare fuori dalla nostra regione». Per ogni tonnellata di organico spedito in Calabria o in Sicilia, i comuni della Campania devo sborsare 180 euro. L'assessore regionale all'ambiente guarda all'orizzonte e si dichiara soddisfatto: «Con tutti gli impianti a regime, smaltiremo 620 mila tonnellate di rifiuti organici. Il riscontro economico sarà immediato». Walter Ganapini si sofferma anche sui vantaggi per l'ambiente: «Sappiamo che ci sono zone come il casertano infestate di rifiuti tossici, ma non è questa la sede per parlarne. Con gli impianti di compostaggio non avremo più inquinamento ambientale, cattivi odori. Le comunità locali non saranno più afflitte dall'emergenza rifiuti. In questo contesto, riutilizzeremo il compost come concime per i campi. Recupereremo anche i siti contaminati. A Eboli, così come in altri impianti, riusciremo a produrre energia elettrica con i rifiuti organici». A pochi metri dall'impianto ebolitano, c'è il Cdr di Battipaglia. L'assessore regionale tira un sospiro di sollievo: «Ebbene sì, usciranno dall'emergenza anche i Cdr. Devo spezzare una lancia per gli operai. Nei momenti di difficoltà hanno saputo gestire gli impianti, dimostrando un grande senso di responsabilità». Appare evidente il riferimento larvato all'inchiesta sui rifiuti. Indagine che ha decapitato i vertici gestionali dei Cdr campani. Dal ciclo dei rifiuti, l'assessore Ganapini si è poi soffermato sul prossimo allarme ambientale: «Siamo alle soglie di un'epoca che deve fare i conti con la desertificazione. Riportiamo l'organico nei campi, la provincia di Salerno deve essere la locomotiva della Regione Campania». L'impianto ebolitano entrerà in funzione in estate. Il suo costo supera di poco i 5 milioni di euro. Alla ditta Sacco di Pontecagnano toccherà costruire la struttura. La società Durner Spa di Bolzano si occuperà dell'impiantistica e della gestione. A nord dell'area da 32 mila metri quadrati, sorgerà l'isola ecologica per completare la raccolta differenziata. Il febbraio 2008 con le strade ancora piene di rifiuti, ricordato dall'assessore Ganapini all'inizio della manifestazione, sembra un fantasma ormai esorcizzato. onale all’ambiente - Finché i 22 impianti regionali non entreranno tutti in funzione, non usciremo dall’emergenza». Ganapini parla di ciclo di rifiuti, ma anche di dramma economico: «Ci sono piccoli comuni sull’orlo del collasso finanziario. Parlo di comuni virtuosi, tra i primi ad aver avviato la raccolta differenziata. Comuni però oberati dai costi dello smaltimento dei rifiuti organici che continuiamo ad effettuare fuori dalla nostra regione». Per ogni tonnellata di organico spedito in Calabria o in Sicilia, i comuni della Campania devo sborsare 180 euro. L’assessore regionale all’ambiente guarda all’orizzonte e si dichiara soddisfatto: «Con tutti gli impianti a regime, smaltiremo 620 mila tonnellate di rifiuti organici. Il riscontro economico sarà immediato». Walter Ganapini si sofferma anche sui vantaggi per l’ambiente: «Sappiamo che ci sono zone come il casertano infestate di rifiuti tossici, ma non è questa la sede per parlarne. Con gli impianti di compostaggio non avremo più inquinamento ambientale, cattivi odori. Le comunità locali non saranno più afflitte dall’emergenza rifiuti. In questo contesto, riutilizzeremo il compost come concime per i campi. Recupereremo anche i siti contaminati. A Eboli, così come in altri impianti, riusciremo a produrre energia elettrica con i rifiuti organici». A pochi metri dall’impianto ebolitano, c’è il Cdr di Battipaglia. L’assessore regionale tira un sospiro di sollievo: «Ebbene sì, usciranno dall’emergenza anche i Cdr. Devo spezzare una lancia per gli operai. Nei momenti di difficoltà hanno saputo gestire gli impianti, dimostrando un grande senso di responsabilità». Appare evidente il riferimento larvato all’inchiesta sui rifiuti. Indagine che ha decapitato i vertici gestionali dei Cdr campani. Dal ciclo dei rifiuti, l’assessore Ganapini si è poi soffermato sul prossimo allarme ambientale: «Siamo alle soglie di un’epoca che deve fare i conti con la desertificazione. Riportiamo l’organico nei campi, la provincia di Salerno deve essere la locomotiva della Regione Campania». L’impianto ebolitano entrerà in funzione in estate. Il suo costo supera di poco i 5 milioni di euro. Alla ditta Sacco di Pontecagnano toccherà costruire la struttura. La società Durner Spa di Bolzano si occuperà dell’impiantistica e della gestione. A nord dell’area da 32 mila metri quadrati, sorgerà l’isola ecologica per completare la raccolta differenziata. Il febbraio 2008 con le strade ancora piene di rifiuti, ricordato dall’assessore Ganapini all’inizio della manifestazione, sembra un fantasma ormai esorcizzato.

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