Ex Isochimica, è ancora muro contro muro
Domani l'ultima conferenza dei servizi per l'approvazione del piano di messa in sicurezza permanente del piazzale dell’ex Isochimica, contenente amianto interrato; sabato la marcia degli abitanti di borgo Ferrovia. Alla vigilia dell'apertura del cantiere, prevista per lunedì mattina, la Eurokomet ha voluto lanciare un messaggio di rassicurazione. In una conferenza stampa, l'amministratore unico, Biagio De Lisa, ha smorzato l'allarme gettando acqua sul fuoco delle polemiche divampate non per l'avvio della bonifica, che è attesa da anni, ma per l'improvvisa affissione di un manifesto contenente prescrizioni che, di fatto, blindavano il quartiere per cinque mesi. «Gli abitanti di borgo Ferrovia non hanno niente da temere - ha detto Biagio De Lisa - tutte le operazioni saranno fatte nel pieno rispetto della normativa e del piano di lavoro già approvato. La gente deve stare tranquilla, condurre la propria vita. Il controllo sul cantiere spetta all'Asl che svolgerà con puntualità il proprio compito. Durante i lavori ognuno farà la propria parte: l'Asl vigilerà sul rispetto della normativa che tutela la salute pubblica e privata, l'azienda lavorerà correttamente e i cittadini potranno finalmente liberarsi dall'incubo dell'amianto». La Eurokomet ha chiarito anche il giallo dei manifesti affissi e poi rimossi. «Abbiamo avuto obbligo dall'Asl di notificare ai cittadini gli adempimenti previsti durante i lavori di bonifica - ha aggiunto De Lisa - l'affissione dei volantini era uno dei punti previsti nel piano di lavoro. Naturalmente, le prescrizioni si riferivano al periodo dell'effettiva bonifica che non è assolutamente di cinque mesi ma limitato a venti giorni. In questo periodo, per il quale sarà data puntuale comunicazione ai cittadini, debbono essere messe in atto tutte le prescrizioni previste nel piano di lavoro redatto ai sensi dell'articolo 256 del decreto legislativo numero 81». Oggi la bonifica, ma per il futuro la Eurokomet guarda all'acquisizione dell'area per realizzare un polo di informatica al servizio delle aziende locali. «La nostra scommessa- ha concluso De Lisa - è la valorizzazione dell'area. Abbiamo una ipotesi progettuale che punta al rilancio. Va chiarito che la nostra è una operazione imprenditoriale, la bonifica non viene effettuata con fondi pubblici. I lavori sono a nostro carico ma avremo un diritto di prelazione per l'acquisizione dell'area con asta pubblica e, se sarà qualcun altro a rilevarla, sarà compito della curatela fallimentare farci recuperare l'impegno di spesa sostenuto altrimenti, come ci auguriamo, pagheremo i due milioni e 650mila euro del prezzo d'asta e porteremo avanti il nostro progetto».