Termovalorizzatore, i primi test entro un mese

Ecoballe, saranno bruciate 450mila tonnellate all’anno
18 ottobre 2008 - sa.sa.
Fonte: Il Mattino

«Amico degli acerrani, ma favorevole al termovalorizzatore». Era il 2006 quando il presidente Napolitano lanciò l’auspicio per una rapida realizzazione dell’impianto di incenerimento a nord di Napoli. Non erano ancora i giorni della crisi, della «vergogna» per Napoli usando le stesse parole del capo dello Stato. Due anni dopo il cantiere per il termovalorizzatore ha un preciso cronoprogramma per la chiusura e l’avvio dell’incenerimento delle ecoballe. I lavori ad Acerra sono ripresi a fine luglio. La prima linea dell’impianto sarà avviata a gennaio 2009 mentre tra novembre e dicembre 2008 saranno effettuate le prime prove a caldo. Entro un mese i primi test, entro pochi giorni dalla ciminiera dell’impianto di Acerra si vedrà il primo filo di fumo. L’appalto per la gestione dell’impianto è stato assegnato alla società lombarda A2A, leader nazionale nel settore ambientale. Un’azienda che a Brescia gestisce uno dei più noti impianti di questo tipo, premiato addirittura come il migliore al mondo. Il presidente del consiglio di Gestione di A2A, Giuliano Zuccoli, in occasione dell’assegnazione dell’appalto è venuto nei giorni scorsi, a Napoli dove ha avuto un incontro riservato con il premier Silvio Berlusconi. «A2A verrà qui con i suoi tecnici per capire la situazione - spiegò Berlusconi - poi Zuccoli mi ha assicurato che troverà qui in Campania il personale per operare sul territorio». Secondo il piano ambientale della Regione Campania a combustione dovrebbe andare ogni anno 1 milione e 300 mila tonnellate di rifiuti che potrebbero essere bruciati nell’impianto di Acerra che ha una capacità di 450mila tonnellate e nell’impianto di Salerno (altre 450mila). Sul capitolo costi la strategia è stata più volte ribadita da Guido Bertolaso, sottosegretario all’emergenza rifiuti. «I costi di gestione del termovalorizzatore di Acerra per il cittadino campano sono pari a zero perché con la termovalorizzazione verrà prodotta energia elettrica che A2A venderà al gestore nazionale dell’energia elettrica. Quindi ci sarà il pagamento da parte del gestore così come si paga l'energia prodotta dalla centrali». Per Acerra, inoltre, come per gli altri termovalorizzatori nazionali ci sarà «l’agevolazione del Cip6 - ha aggiunto Bertolaso - che è prevista dal decreto legge non solo per Acerra ma anche per gli altri termovalorizzatori che andremo a costruire». E a proposito degli altri inceneritori il sottosegretario sui tempi ha precisato che «dopo Acerra ci saranno gli impianti di Napoli, Santa Maria La Fossa e Salerno per il quale è in corso la procedura di gara. Gli altri due sono in fase preliminare. Contiamo di concludere in tempi molto rapidi».

Powered by PhPeace 2.6.4