Scatta la class action di Legambiente «Denunciamo i clan dell’immondizia»

Un pool di legali volontari raccoglierà le adesioni per chiedere i risarcimenti
18 ottobre 2008 - Enrica Procaccini
Fonte: Il Mattino

Traffico illecito dei rifiuti in Campania, parte l'azione collettiva di risarcimento danni in sede civile e penale promossa da Legambiente. Ieri mattina, il primo step dell'iniziativa legale. L'avvocato Francesco Dodaro ha depositato presso la Procura della Repubblica di Napoli la cosiddetta «istanza di conoscenza di fase e stato del procedimento». Secondo passo: Legambiente si costituirà parte civile nel procedimento penale scaturito dalle dichiarazioni di Gaetano Vassallo, il collaboratore di giustizia che per anni ha gestito per conto del clan dei Casalesi i traffici illegali di rifiuti tra Napoli e Caserta. «Con la campagna ”Pagateci il danno” - spiega Michele Buonuomo, presidente di Legambiente Campania - ci schieriamo con tutti coloro che negli anni hanno dovuto subire gli effetti dei traffici illeciti delle ecomafie, nonostante molte delle operazioni illegali fossero note alle istituzioni e denunciate dai nostri dossier». Mano tesa ai Comuni, sede dei siti abusivi di smaltimento, alle imprese, in particolare dei settori più colpiti, agricolo e turistico, e ai cittadini. «Abbiamo costituito un pool di avvocati e volontari - aggiunge Enrico Fontana, responsabile Osservatorio Ambiente e Legalità dell'associazione - che raccoglieranno le adesioni. Per ciascuna richiesta, saranno verificate le condizioni che consentono di essere riconosciuti nel ruolo di parte civile e di avviare una causa di risarcimento danni». Legambiente assicura assistenza legale, gratuita, in tutte le fasi del giudizio. E da ieri sono attive le due linee telefoniche (0686268372 e 081261890) dedicate alla nuova campagna. Ma anche a nuove segnalazioni. «Oggi non ci sono più i grandi camion che vengono a scaricare rifiuti tossici - dice Raffaele Del Giudice, direttore di Legambiente Campania, noto per la sua partecipazione al documentario di denuncia Biùtiful cautri -: ci pensano i furgoncini che conoscono meglio il territorio». Tra le nuove aree prese di mira dagli ecomafiosi, l'agro noverino-sarnese, l'alta piana del Sele e la provincia di Salerno.

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