Da Bruxelles l’invito a completare gli interventi per uscire dalla crisi «Nessun contrasto»

Fiducia dall’Ue: il piano Bertolaso funziona

Il commissario Dimas: pochi tre mesi ma la strada è giusta. Il sottosegretario: seguiamo le indicazioni europee
18 ottobre 2008 - Luigi Roano
Fonte: Il Mattino

Arriva da Bruxelles l’invito ad andare avanti sulla strada intrapresa dal governo per risolvere l’emergenza rifiuti. «Il problema dei rifiuti a Napoli e in Campania è una cosa che non si risolve in tre mesi, ma l’Italia è sulla buona strada». Dopo l’apertura della procedura di infrazione nei confronti dell’Italia per il caso Campania, con la minaccia delle previste sanzioni, dall’Europa arrivano segnali di distensione. È il commissario Ue all’ambiente Stavros Dimas a sottolineare come sia sempre molto attento nel seguire e valutare gli effetti del piano. «A Napoli - dice Dimas - serve creare nuove infrastrutture e far funzionare a regime i siti di stoccaggio. Comunque sono in stretto contatto col mio amico, il sottosegretario Guido Bertolaso, e con le autorità italiane per monitorare la situazione». Insomma dalla Ue per ora c’è il semaforo verde ma anche la precisazione che serve un piano per risolvere in modo strutturale il problema, dai siti di stoccaggio agli impianti. Guido Bertolaso, durante l’ultimo briefing a Napoli con il premier Berlusconi, la settimana scorsa, aveva uffcialmente invitato la commissione Ue in Campania a verificare lo stato di avanzamento del piano. «La valutazione positiva della commissione Ue - ha detto ieri il sottosegretario - ci incoraggia ad andare avanti nel nostro lavoro sui rifiuti a Napoli. Le affermazioni del massimo esponente Ue sull’ambiente - ha aggiunto Bertolaso - sgombrano anche il campo dalle illazioni su presunti contrasti con l’Ue». Per il sottosegretario quanto detto da Dimas «conferma che stiamo seguendo le indicazioni dell'Unione Europea». Insomma il cammino avviato è agli inizi ma le speranze di arrivare al traguardo ora sono concrete. L’Unione Europea negli ultimi giorni è stata tirata in ballo anche dal comitato di cittadini di Acerra che ha chiesto venga esaminata la petizione da loro messa in atto per dire no al termovalorizzatore. La richiesta è all’attenzione degli organismi della Comunità europea. Il caso Campania a Bruxelles scoppia il 27 giugno 2007, quando l’Ue apre la procedura d’infrazione contro l’Italia per la crisi rifiuti in Campania. Ma è nell’aprile di quest’anno che la Commissione decide il deferimento alla Corte europee di giustizia, il 6 maggio le decisioni della Commissione europea vengono adottate formalmente. È la molla che fa scattare ancora di più il governo: il premier Silvio Berlusconi decide di venire ogni settimana a Napoli, ma soprattutto istituisce il sottosegretariato all’emergenza rifiuti affidandolo a Guido Bertolaso con sede a Napoli, a Palazzo Salerno nella piazza simbolo della città, quella del Plebiscito. Viene messo in campo un decreto conn misure rigorisissime, c’è anche il varo di una superprocura centralizzata che si occupa solo dell’emergenza. Il tema crea attriti con la Ue, poi le parole di ieri di Dimas: «L’Italia è sulla buona strada per la soluzione dell’emergenza» a rendere l’orizzonte della crisi più vicino. Fino all’invito a Dimas da parte di Bertolaso di visitare Napoli per verificare i passi in avanti fatti. Invito ancora valido.

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