Amministratori e cittadini attendono l’esito finale delle indagini tecniche prima di altre iniziative

Formicoso, spunta una falda acquifera

Dai primi carotaggi a Pero Spaccone emerge la presenza di una sorgente a sette metri
17 ottobre 2008 - Michele De Leo
Fonte: Il Mattino

Andretta. Si continua a lavorare a Pero Spaccone. I tecnici di Arpac e struttura commissariale stanno realizzando tutte le indagini necessarie a completare lo screening generale e dettagliato previsto nell'area individuata sul Formicoso. Il lavoro, seguito costantemente dai periti di parte del comune di Andretta, prevede la realizzazione di analisi sismiche, geologiche ed analitiche per verificare l'idoneità del sito ad ospitare l’impianto per lo stoccaggio dei rifiuti. Dai primi carotaggi è emersa la presenza di acqua nel terreno, già ad una profondità limitata, intorno ai 7 metri. Un elemento che sarà approfondito per valutare se si tratti di un accumulo tra due strati argillosi o se ci sia la presenza di una falda già a quella profondità. Nell'ultima assemblea tenutasi a Bisaccia, infatti, è stata presentata un'indagine, curata dai presidenti del Parco dei monti Picentini Sabino Aquino e dell'Alto Calore, Franco Maselli, sul reticolo idrografico del fiume Ofanto e le possibilità di inquinamento derivanti dall'ipotizzato impianto del Formicoso. «Una piattaforma di raccolta di rifiuti solidi urbani a Piana di Pero Spaccone - si legge nella relazione - rappresenta un potenziale pericolo di inquinamento delle acque di corrivazione defluenti nel fiume Ofanto e, più specificatamente, per quelle accumulate nell'invaso di Conza della Campania". Maselli ed Aquino ritengono più che concreto il rischio di inquinamento che deriverebbe dall'impianto di Andretta. "Il comprensorio prescelto - aggiungono - non solo è parte integrante del bacino idrografico del fiume Ofanto, ma presenta una morfologia così articolata e differenziata da determinare un reticolo idrografico caratterizzato da una molteplicità di torrenti, valloni e ruscelli che sfuggono a qualsiasi azione futura di controllo e di monitoraggio. Non va trascurato che nel corso degli anni, anche con un'ottimale gestione dell'area adibita a discarica, nelle fasi iniziali di esercizio, potrebbero verificarsi gravi inconvenienti connessi all'elevato grado di sismicità della zona e alla prevedibile caduta, nel tempo, dell'efficienza della gestione e soprattutto dei sistemi di controllo della discarica. Pertanto i danni ambientali che subirebbe il fiume Ofanto sono quasi certi". Amministratori e cittadini attendono l'esito finale dei carotaggi. Nel frattempo, il sindaco di Andretta Caruso ha avanzato una richiesta di incontro, allargata ai sindaci della zona, con il sottosegretario Bertolaso per fare il punto della situazione.

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