Amianto recintato in strada, è rivolta
NAPOLI. Avevano allettato il Comune e l'Asia: "I nostri figli sono costretti a giocare a pallone o ad andare in bicicletta tra cumuli di amianto. Fate presto intervenite". Ieri dopo oltre una settimana di vane sollecitazioni agli uffici competenti, le mamme di via Monte Rosa sono scese in strada per far sentire la propria voce.
La zona antistante le palazzine popolari, dove qualcuno ha sversato pannelli di amianto è stata sì transennata dall'Asl, ma nessuno si è preoccupato di venire a rimuovere il pericoloso materiale. Pertanto la zona attigua alle campane della differenziata continua ad apparire come uno sversatoio abusivo di eternit. Canne fumarie in grado di scatenare una vera e propria bomba ecologica che minaccia la salute pubblica di questo spicchio della periferia Nord di Napoli.
"Attenzione: materiale pericoloso". Il cartello affisso sul nastro bianco e rosso che delimita la porzione di asfalto non lascia spazio agli equivoci. Eppure come succede quando si tratta di smaltire l'amianto all'ombra del Vesuvio, i cittadini hanno assistito al solito rimpallo di responsabilità. Una mamma che vive nell'agglomerato di edilizia pubblica dove è stato sversato l'amianto oltre dieci giorni fa' è infuriata contro le istituzioni: "Abbiamo paura di far stare i nostri bambini per strada perché possono correre il rischio di ammalarsi. Come al solito le istituzioni intervengono soltanto quando è troppo tardi come se fosse normale respirare aria tossica dalle nostre finestre.
Di questo passo siamo destinati ad ammalarci". Al fianco delle mamme il capogruppo udeurrino della locale Municipalità Ciro Esposito: "Occorre l'immediato prelievo di questo materiale e un rafforzamento dei controlli affidati alla polizia municipale per scongiurare il deposito illegale di amianto e suppellettili in prossimità delle case e dei luoghi scelti dai bambini per giochere".
Esposito chiede inoltre le dimissioni delle assessore comunale all'Ambiente, Gennaro Nasti. In caso di mancata risposta da parte degli organi preposti le mamme minacciano di bloccare la circolazione al Quadrivio di Secondigliano.