I rom smaltiranno i propri rifiuti

Il ministro Maroni: cooperative di servizi per pulire Napoli

16 ottobre 2008 - Roberto Fuccillo
Fonte: Repubblica Napoli

Dai nomadi al gassificatore. La questione rifiuti non smette di segnare novità sul tavolo della cronaca campana. L´ultima è firmata addirittura dal ministro dell´Interno. Roberto Maroni è stato ascoltato ieri presso il comitato per l´attuazione degli accordi di Schengen ed ha prodotto una notizia per Napoli, ovvero che i nomadi potrebbero essere coinvolti in un piano per la rimozione dei rifiuti. Il ministro ha parlato di alcune iniziative riguardanti l´avviamento professionale dei nomadi. Una delle finalità previste è che essi possano dar vita a cooperative di servizi. «C´è in corso - ha detto Maroni - un´iniziativa a Napoli nel campo dello smaltimento dei rifiuti e della raccolta differenziata. Il prefetto ha fatto un accordo con alcuni residenti nei campi nomadi che si sono impegnati ad attuare, attraverso appunto la costituzione di una cooperativa di servizi, un´attività parallela a quella del commissario Bertolaso per lo smaltimento dei rifiuti tossico-nocivi che ancora ci sono in giro per la Campania». In sostanza alle cooperative rom, nell´ambito della gestione dei campi, verrà affidato lo smaltimento dei rifiuti che essi stessi producono in maniera diretta. Si tratta per lo più di ingombranti quali materassi, armadi, frigoriferi, da portare nelle piazzole attrezzate.
Se al Viminale guardano ai nomadi, a Palazzo Chigi l´aria è di soddisfazione. Un altro ministro, Mara Carfagna, va a un comizio a Bolzano, dove il 26 ottobre si vota, e si gioca in chiave elettorale una immagine una volta tanto positiva del binomio sud-Pdl: «Dopo 150 giorni di governo Berlusconi, Napoli sembra un´altra città». La Regione Campania invece prova a guardare al futuro del servizio rifiuti, magari senza entrare in collisione con la gestione governativa imposta dal decreto fino a tutto il dicembre 2009. Ieri l´assessore Walter Ganapini e il presidente Antonio Bassolino hanno presentato ufficialmente le elaborazioni della Regione sul tema. Non un piano, hanno tenuto entrambi a specificare, ma una «milestone», per dirla con Ganapini, ovvero uno strumento di lavoro, da sottoporre anche al sottosegretario Bertolaso. E Bassolino ci ha aggiunto che siamo pienamente dentro il decreto: «Abbiamo approvato dei criteri attuativi, come richiesto dal decreto stesso, che all´articolo 6/bis ci chiede di aggiornare il piano regionale. E lo abbiamo fatto sia per il periodo fino alla fine del 2009, dove andremo avanti in pieno concerto con il governo, sia per quello successivo», ovvero il periodo dal 2010 in poi in cui la piena potestà legislativa e governativa tornerà a Regione e Province.
Insomma per Bassolino tutto è dentro i confini della legge e non c´è alcuna contraddizione. D´altro canto non ancora di piano si tratta, ma di linee programmatiche. Ciò non toglie che in queste linee Ganapini prevede vari scenari che comunque non comporterebbero più di due termovalorizzatori, Acerra e Salerno, mentre il decreto ne vuole quattro. Un nodo che andrà prima o poi sciolto. Ma forse la questione più cogente è quella dell´impianto destinato al solo smaltimento delle balle accumulate nella città-spazzatura fra Giugliano e Villa Literno. Qui la Regione pensa a un impianto di rigassificazione, laddove Berlusconi ha ipotizzato un quinto termovalorizzatore, peraltro non ancora inserito in nessun strumento legislativo. Forse il cambio di progetto in corsa non è cosa trascendentale. Però intanto provoca il litigio fra i Comuni. «Il sindaco di Villa Literno - dice Ganapini - ha un dialogo in fase avanzata su questo». Il contatto vedrebbe interessato il consorzio che già gestisce la discarica romana di Malagrotta. «Potremmo anche puntare sull´Enel, che ha le tecnologie più avanzate», aggiunge Ganapini. Peccato che a Giugliano non sono d´accordo: «Quella di Villa Literno mi sembra una fuga in avanti - dice il sindaco Giovanni Pianese - C´è già un protocollo di intesa tra il Comune di Giugliano ed il sottosegretariato all´emergenza rifiuti». É l´intesa raggiunta a luglio, con la quale Pianese aveva ottenuto l´assenso al suo progetto di un impianto a biogas.

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