Un impianto per bruciare ecoballe Governo e Regione strategia comune

Ganapini conferma: "Con Bertolaso siamo d'accordo"
17 ottobre 2008 - l.c.
Fonte: Cronache di Napoli

NAPOLI L'intesa Governo-Regionen sui rifiuti  passa per il gassificatote. Il piano presentato due giorni da dall'assessore dall'assessore Walter Ganapini. aggiunge operativarnente un solo elemento in più rispetto alla legge nazionale 123,.quella su cui si basa l'azione del sottosegretario Guido Bertolaso, e quest`elemento è proprio l'impianto ipotzzato a Villa Literno per bruciare le ecoballe prodotte negli ultimi sette anni dai Cdr. E se da un lato restano opinioni divergenti sui termovalonizzatori, visto che la Regione ne auspica due e il Govemo ne ha stabiliti quattro, lo stesso non vale per l'impianto supplementare per il quale Palazzo Chigi non ha predisposto ancora alcuna norma.
Cosi si scopre che sulla gestione delle ecoballe pregreresse c'è un disegno preciso che accomuna l'isituzione campana e quella romana. Già la scorsa settimana, dopo che il premier Silvio Berlusconti aveva ribadito ls necessita di un impianto per le ecoballe, sul tavolo dei tecnici del governo si sono avviati studi relativi al territono del litorale domitio-flegreo (come anticipato da questo giornale domenica 12. ndr), dove viene conservata gran parte delle ecoalle. Neanche il tempo di vericare nuove ipotesi, e ad inzio di questa settimana sono scattati i sopralluoghi nel Comune di Villa Literno annunciati dall'assessore Ganapini, che poi ha rceisato: "Con Betolaso siamo d'accordo nel trattare a parte il tema delle ecoballe".
Fonti vicine al Govemo avevano gia riferito di "ricerche per una tecnologia più avanzata rispetto a quella dei termovalorizzatori già previsti", una voce che ora viene confermata con il progetto del gassificatore, molto più adatto a bruciare ecoballe rispetto al bioreattore proposto dal Comune du Giugliano.
Se le ecobslìe vedono una strategia comune Napoli-Rona, resta invece in sospeso il destino dei termovalorizzatori. Il sottosegretario Guido Bertolaso ha prodotto una nota per comunicare ufficialmente il "punto dell situazione" sulle attività in Campania. Si parla di discariche e impianti, ma tra questi ultimi manca qualcuno all'appello. "I lavori per il termovalorizzatore di Acerra sono ripresi a fine luglio - si legge nella nota governativa - La prima linea dell'impianto sarà avviata a gennaio 2009 mentre tra novembre e dicembre saranno effettuate le prime prove a caldo. L'appalto per la gestione dell'impianto è stato assegnato alla società lombarda A2a, leader nazionale nel settore ambientale. E' in corso l'attività di bonfica del sito dove sorgerà il termovalorizzatore di Napoli (zona est, dove attualmente sorge il depuratore di via De Roberto). Per l'impianto previsto a Salerno, è in corso la procedura per la gara di appalto (con in lizza A2a, Veolia, Hiera e Devizia) che terminerà entro la metà novembre". Nessun riferimento, quindi, al termovalizzatore di Santa Maria La Fossa, impianto sul quale non mancano i dubbi, anche per le inquietanti ipotesi relative ad interessi camorristici sui suoli del progetto. Così la partita Governo-Regione potrebbe risolversi in una via di mezzo: oltre al gassificatore, tre termovalonzzatori, uno in più di quanto voluto da Santa Lucia, uno in men rispetto alla legge nazionale.

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